Questo è il momento chiave.
Lo sbarco. Un fermo immagine che dice tutto. Il contrasto, reso ancora più suggestivo dall'effetto black&white, tra i visi concentrati, contratti e le nuvole sullo sfondo.
Il Bona, che avanza pensieroso, e subito dietro Sterzi, con la sua solita espressione serena e il Fanto, il nostro più grande capitano, che inizia a respirare aria di battaglia.
Persino la signora, che non c'entra nulla con noi, sembra parte del gruppo, sembra pensi alla partita insieme a noi. Energie che si muovono e comunicano tra loro.
Dietro sbarcano gli altri cavalli di razza, alcuni sono già avanti, ma tutti sono compatti, concentrati, oppressi da una coperta di nuvole pesanti, che non lascia presagire nulla di buono.
Ancora non sappiamo che la tempesta si abbatterà sul CUS Venezia e per noi sarà una battaglia dolce come il miele, perfetta come una composizione di Bach, una sorta di operazione Neptune dove noi rappresentiamo gli angloamericani.
E in effetti v'è una nota fotografia in bianco e nero dei libri di storia, che subito m'è balzata alla mente quando ho visto questo meraviglioso scatto.
Questo è il momento chiave.
Da pochi minuti respiriamo salsedine, ma la testa è sulla terra ferma, pronta a dialogare con un corpo che si è allenato duramente tutta settimana.
Questo è il momento chiave.
L'attimo immortalato come bianco e nero, dove nella realtá la giornata prende colore come non mai in questa stagione, il gruppo si compatta ed emerge, la coralità esplode a discapito di un avversario, che seppur in casa, seppur avvantaggiato dalla trasferta complicata, non può far altro che guardare come galoppano questi cavalli di razza.
Questo è il momento chiave. E vorrei non finisse mai.
Una alla volta, cavalli colorati, una alla volta.
E avanti così.
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