La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

Cavalli statistici: i reali click al blog!

Vai a vedere i risultati e la classifica!!!

martedì 25 marzo 2014

Un Pozzo di emozioni: XX giornata di Campionato - B2 maschile - 22/03/2014


Da qualche parte una volta ho letto un brano sull'incertezza del forse.

Ancora peggio della convinzione del no, è l'incertezza del forse, è la disillusione di un "quasi”. È il quasi che mi disturba, che mi rattrista, che mi uccide portandomi via tutto quello che poteva essere e non è stato. Il quasi salvi è una condizione psicologica che può rilassare tanto quanto devastare la mente.


Chi quasi vinse, ancora gioca...
Chi fu quasi promosso, studia ancora...
Chi è quasi morto è ancora vivo...
Chi quasi amò, non ha amato...


Basta pensare alle opportunità che sono sfuggite fra le dita, perse per la paura, alle idee che non si scriveranno mai, o a quella maledetta abitudine di vivere nell'autunno.

Noi viviamo un autunno, nell’attesa che arrivi la primavera, quei 32 punti della salvezza così vicini e così lontani.
Ma ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare. La squadra piano piano sta riprendendo sicurezza e il gioco che l’ha contraddistinta nella prima metà di campionato torna a riaffiorare.

Diffidate del destino e crediate in voi stessi. Passate più ore allenanti, realizzando qualcosa di concreto, invece di sognare. Facendo anziché pianificando, vivendo piuttosto che aspettando, perché chi è quasi morto ancora vive, ma chi quasi vive è già morto.

Cari cavallini, ora è il momento di tirare fuori il carattere, di dimostrare che l’obiettivo salvezza è alla nostra portata, di fare quel qualcosa in più che ci permetta di passare dal QUASI SALVI a SALVEZZA ACQUISITA, dall’autunno alla tanto agognata primavera.

Una alla volta, Cavalli Rinascimentali, una alla volta.
E avanti così.

lunedì 24 marzo 2014

Da "L'Arena" del 24.03.2014

Serata di gala di presentazione dei Mondiali Femminili di Volley 2014


Una presentazione in grande stile, una presentazione da Mondiale. E’ stata un successo la serata organizzata in Gran Guardia a Verona per la presentazione ufficiale del grande appuntamento in programma in città dal 23 settembre al 5 ottobre 2014 con i Mondiali di volley femminili 2014. “C’eravamo lasciati così” ha detto Gianluca Tavellin, volto delle tv locali accogliendo tutti i presenti dopo un filmato con i ricordi più belli del Mondiale maschile 2010 disputato sempre a Verona. Spazio poi al video della manifestazione con le immagini della nostra città, dall'Arena a piazza dei Signori, dalla torre dei Lamberti a Castelvecchio. «Uno spot», ha precisato il presidente nazionale della FederVolley Carlo Magri, prima di salire sul palco, «che andrà in onda sulle varie reti televisive, così come le dirette di tutte le partite. A questo proposito stiamo definendo l'accordo con la Rai: per cui anche dal punto di vista dell'immagine questi mondiali rappresentano una grande opportunità. Se poi pensiamo che qui a Verona giocheranno Russia, Olanda e, al 99%, gli Stati Uniti, oltre allo spettacolo è garantito anche l'afflusso dei tifosi delle rispettive nazionali».
Le altre nazionali inserite nella pool C che avrà sede a Verona sono Thailandia, Kazakhstan e la squadra che si qualificherà dal raggruppamento Norceca: con ogni probabilità il Messico. Ma già nella seconda fase è assai probabile arrivino in riva all'Adige Brasile e Serbia. Il meglio, dunque, a livello mondiale. «Verona è orgogliosa di ospitare questa manifestazione», ha precisato il sindaco Flavio Tosi. «Per cui cercheremo di fare la nostra piccola parte. Se la FederVolley ci ha riconosciuto questo ruolo per tutti questi anni è perchè anche le passate amministrazioni comunali hanno fatto qualcosa di buono, al di là dell'appartenenza politica».
Il presidente di Fipav Verona, Stefano Bianchini ha ringraziato il Col presieduto da Fabio Maraia e i quasi 400 volontari che verranno reclutati per questo mondiale. «Abbiamo fissato prezzi popolarissimi», ha anticipato. «Basti pensare che gli abbonamenti per le quindici partite vanno dai 35 gli 80 euro, i prezzi per le singole partite dagli 8 ai 20 euro. Per noi, quindi, questo evento è di fatto già cominciato». Per l'occasione è salita sul palco l'intera squadra della Calzedonia, guidata da coach Andrea Giani, oltre all'ex nazionale Franco Bertoli. «Essere ancora presidente del Col dei Mondiali», ha aggiunto Fabio Maraia. «mi gratifica poiché significa che il precedente Mondiale maschile che abbiamo ospitato 4 anni fa ha superato gli esami». «Tutto il Veneto», le parole del presidente del Comitato Regionale Fipav Roberto Maso, «è pronto ad accogliere questa occasione, per cui non è solo un discorso strettamente veronese. La pallavolo di altissimo livello sarà di nuovo protagonista nella nostra regione, per cui mi auguro di vedere sempre tanti spettatori al PalaOlimpia». Dopo i tanti applausi per gli intermezzi di cabaret del comico Beppe Altissimi spazio ad un premio speciale: dato dagli ex assessori allo sport Camillo Cametti, Luciano Guerrini e Federico Sboarina, e dall’ assessore in carica Marco Giorlo, a Graziano Rugiadi, l’ex assessore vero motore e creatore del palazzetto dello sport inaugurato nel 1986.

Piccoli ... sprazzi di volley: episodio 20

SERIE B2 - 20a Giornata: METALLSIDER ARGENTARIO TN - FRESKO EST VOLLEY 1-3

24/03/2014
Vittoria ritrovata contro l'ultima della classe per Jankovic & C.
 


METALLSIDER
ARGENTARIO TN
vs
FRESKO VOLLEY
13
(21-25 / 25-22 / 16-25 / 20-25)
 

Metallsider Argentario TN:
2 Cestari Andrea (Lib), 3 Detassis Simone, 4 Buzduga Michele (8), 5 Ramberti Thomas, 7 Foroni Mattia (13), 8 Giacomuzzi Gabriele, 9 Hueller Roberto (1), 10 Depalma Juan Manuel, 12 Righele Mattia (14), 13 Follador Mirko (8), 15 Bassi Michele (6), 16 Fedel Daniele (Lib).
Coach Depalma Juan Manuel.
.
FresKo Est Volley:
3 Marinelli Lorenzo, 4 Bona Veggi Stefano, 5 Veronese Nicolò (16), 6 Zanella Gabriele (24), 7 Martinelli Francesco (5), 8 Marchi Federico, 9 Hueller Andrea (14), 10 Jankovic Marko (Lib), 11 Persona Michele (7), 12 Alloro Emmanuele, 13 Lunardini Alessandro (1), 17 Caliari Cristiano.
Coach Piccoli Roberto, Scoutman Resentera Mattia.

Cognola (TN)

Marko Jankovic (Libero)
Tre punti fondamentali per il Fresko Est Volley per cercare di arrivare alla tanto agognata salvezza. Il Metallsider Argentario non sta sbragando nonostante la classifica deficiataria che ha, anzi rispetto all’andata ha inserito in squadra Follador e De Palma che ne hanno alzato notevolmente il livello di gioco. Partita che si presentava delicattisma per i nostri ragazzi e infatti la tensione si è fatta sentire fin dal riscaldamento e neanche dopo il primo set vinto si è sciolta. I nostri ragazzi hanno giocato spesso molto contratti, ma l’attenzione e la fiducia non sono mai venute meno e con esse i tre punti.
In panchina questa settimana c’è Piccoli al posto dello squalificato Ambrosi. Si parte con Lunardini palleggiatore, opposto Hueller, martelli capitan Zanella e Veronese, torri Persona e Martinelli, libero Jankovic. Come detto i nostri partono molto contratti e soffrono la battuta avversaria che mette in difficoltà la ricezione ospite costringendo Lunardini ad appoggiarsi pesantemete sul gioco di palla alta. Nonostante il gioco risulti essere scontato, Zanella, Hueller e Veronese danno soddisfazioni perforando costantemente il muro locale. Quando la ricezione si assesta ed entrano in gioco i primi tempi di Persona, il gioco è fatto. Il Fresko soffre meno e diventa più imprevedibile, chiudendo 25-21.
Dopo la tensione iniziale ed un set portato a casa ci si aspetta che la mente dei ragazzi del DS Pozzani sia più sgombra ed invece accade proprio il contrario. Si assiste ancora a momenti in cui la paura dell’errore è evidente e nonostante si cerchi di controllarlo, il pallone sembra essere ingestibile e si vedono parecchi errori in attacco gratuiti, non forzati. Durante i time out si richiede concentrazione e attenzione, il set si riporta in parità sul 19-19, ma ancora un paio di errori in attacco e una chiamata arbitrale dubbia consegnano il set ai trentini 22-25.
Sappiamo tutti che il momento dei ragazzi dell’est veronese non è dei migliori e come nelle precedenti settimane il rischio era quello di una profonda involuzione che poteva costare cara. Invece il cambio campo ridona fiducia a Veronese e soci e alla ripresa del gioco si vede in campo uno schiacciasassi. La ricezione rimane superba, Persona e Martinelli schiacciano sull’acceleratore a primo tempo, in difesa si difende nelle giuste posizioni e diventa quasi scontato trovare importanti breakpoint con Veronese, Hueller e Zanella. Set mai in discussione e vittoria netta 25-16.
Quarta frazione che diventa essenziale per gli ospiti per cercare la vittoria piena. In avvio si assiste ad un set equilibrato anche grazie alle invenzioni di Juan Manuel De Palma che nel frattempo ha svestito la tuta e smarca il braccio all’esperto Follador e dei giovani rampanti Foroni e Righerle. A metà del parziale il Fresko soffre molto anche il primo tempo, in quanto la battuta è meno incisiva e l’esperto argentino innesca appena può i sui centrali. Zanella si sobbarca l’incombenza di chiudere molte delle rigiocate ospiti, dando parecchia sicurezza a tutto il sestetto. Nel lungo andare gli ospiti prendono le misure alla Metallsider e il muro torna a farsi sentire. Nell’economia del gioco risulta fondamentale un muro ad uno di Lunardini su Follador. Innesca il parziale che porterà alla vittoria del set 25-20.
Sospiro di sollievo per una vittoria che sulla carta non era in discussione, ma che alla prova dei fatti è risultata più difficile del previsto. Come detto i trentini stanno facendo il possibile per onorare il campionato e nelle ultime settimane stanno dando filo da torcere a tutti. Dimostrazione ne sia che per arrivare alla vittoria il Fresko ha dovuto mantenere percentuali di gioco di tutto rispetto, con un buon 67% in ricezione ed un ottimo 43% in attacco. Il muro ha funzionato a fasi alterne, infatti sono solo 7 a fine partita, ma è risultato decisivo nei momenti importanti. La tensione che c’era, è messa in evidenza dal fatto che, nonostante la ottima prova in attacco, ci sono stati anche ben 16 errori in questo fondamentale, molti dei quali sono arrivati su palloni che dovevano essere controllati. Vittoria che deve servire per dare serenità ad un ambiente che sta soffrendo psicologicamente alcune prestazioni un po’ sottotono. Infatti oltre ai tre punti questa settimana si è tornati a vedere parte di quel gioco che ha regalato grandi soddisfazioni nella prima parte del torneo, questa deve essere l’ancora a cui agrapparsi durante la prossima settimana di allenamenti. Sabato prossimo si torna a calcare il parquet di Colognola ai Colli contro il Dianetics Cisano Bergamasco. Formazione che attualmente è al quarto posto in graduatoria, in piena lotta per arrivare a disputare i playoff. Tutti gli incontri sono della massima delicatezza, ma questo lo è particolarmente per la qualità dell’avversario e anche per cercare di riscattare la prova opaca dell’andata. Sabato tutti a Colognola ai Colli alle ore 21.00. Forza Fresko!
StaFFFresKo

In bocca al lupo Capitano!!!


Oggi si opera alla spalla un Cavallo di Razza d'altri tempi, il nostro capitano dello scorso anno, un amico caro a cui auguriamo ogni bene e di rimettersi in pista presto, perché per noi è ancora il più forte palleggiatore in circolazione dalle nostre parti.
In bocca al lupo MATTEO FANTONI e cento di questi campionati!!!

Benvenuto Filippo!!!


Qualche giorno fa è nato Filippo, figlio di Manuele e Valentina, due importanti atleti del volley scaligero. Il primo è stato un cavallo di razza, per cui ci sentiamo di fare in nostri auguri alla famiglia Canossa e al piccolo cucciolo di pallavolista appena sbarcato sul pianeta Terra.
Un abbraccio di cuore!!!



giovedì 20 marzo 2014

Che la posta dell'Olga vi colga!!!

«La Magda, la mia amica di Gambellara che vive con sédeze cunei e un can bruto che più bruto no se pol» scrive la Olga «mi ha telefonato per dirmi che, per paura della non sportività che gh'è in giro, ha deciso di non vedar più gneanca un derby. "Mi sono organizzata" mi ha detto. "Se ghé la direta radio taco su radioelas, altrimenti me meto a vardar i mesaggi de le tifose sul grupo de uassap. Ancó vien el frate Giovanni a esorcizzare el nostro mister, che dopo l’ultimo rosso preso sensa versar  boca, quasi el fa n’infarto. E ghé sta anca ben ciapar do sornade de squalifica!"


El frate Giovanni l'è l'unica persona a cui ci vèrzo. El m'ha consigliado de non magnar più risotto, el m’ha dito che el fa mal. E poi el m'ha parlà del speaker de la scorsa partia, quel mia normal. Quando jà messo el speaker di seconda mano a parlar nel microfono del PalaFerroli, dovevo immaginarmi che qualche siraca el le tirava ma ci avaria mai pensado che el se fasea parar fora e dopo cavar el microfono de man par aver cantado “BON TUTO” ai arbitri, che secondo lù i condusea mal l'incontro; allora, mi sono decisa a ciamàr el frate Giovanni anca par lù, mejo abbondar. E anca a lù ghe sta ben na bela diffida!!!"
La magda prosegue spiegandomi che ha letto le squalifiche  de la scorsa giornada e la ghé rimasta abbastansa mal, parché per el mister e par lo speaker l’avea ciamado el frate esorcista, ma par gli isolani no, perché essi stessi i disea che i sà comportado ben, che jé sta brai, tanto brai. E la Magda l'ha ascoltado quel che g'ha dito.


"Se leggo ben quel che scrive el giudice unico no me capisso mia. Sa elo sto articolo 19  comma quarto del Regolamento Giurisdizionale? No lo conosso mia? Sa diselo?”. Allora ghé domandemo al frutaról di via Albare che l’è uno che de regolamenti el ghe ne capisse;  oppure ai tabacari di borgo Venessia, che l’è gente che de uolley la ghe ne capisse".
E l'è cosita che scopriamo che l’allenator isolano, che l’era squalificato, el se metea ogni set de drio de la panchina, conducendo la squadra come se el fusse in campo, cambiando zona de la gradinata ogni set, nonostante il pubblico ghe fasesse notar che no l’è mia ‘na roba molto sportiva. E par questo el ciapa un altro par de giornade de squalifica e la società un sentenar de euri di multa. Ah allora capisso n’attimo de nervosismo degli paroni de casa. L’era na questione de sportività, de onestà sportiva. Se la esiste ancora.
E dopo, parlando al mercà del Lugagnan, ho sentio el patataro che ghé disea a un cliente che l’è anca vera che el speaker l’ha esagerado, che i l'ha parà fora parché el gà risposto al pubblico, ma no se pol mia sigarghe "stupido" a uno che no te conossi mia, nemmeno se de cognome te fe Cottarei. Perché magari quel che se sente dar de lo stupido dopo anca el se ciapa mal ‘na scianta. Soprattutto se no ghé motivo de darghe del somaro.
"Se è per questo" la me dise risentita la Magda "penso anca al poro arbitro, massa soeno par arbitrar un derby … e a proposito, Olga, te devo lassàr parché  l’ha sonà el frate Giovanni". "Adesso vojo domandarghe, a lù che l’è n’omo saggio, se ghé ancora qualche bagliore de sportività in giro, parché sabato no se n’è mia vista tanta".







O meglio: sa disito Olga? Che peste vi colga?

mercoledì 19 marzo 2014

Un Pozzo di emozioni: XIX giornata di Campionato - B2 maschile - 15/03/2014

Questa è una settimana di purificazione, di riconciliazione, di calma interiore, di ricerca della serenità. Questa deve essere una settimana di lavoro, di chiarimento tra tutti, ma poi di silenzio. Il silenzio è la voce dell'anima, la culla della pace; il silenzio è amico e nemico, assolve e condanna, conferma e nega, impreca e prega. Il silenzio è eroismo e viltà, dolore e felicità, è la buona e la cattiva sorte, a volte il silenzio è la morte. Qualcuno ha detto “.. amico silenzio: sei pace e tormento, amore e odio, verità e finzione, illusione e delusione. Promessa mancata, felicità perduta, geloso segreto d'amore, sei tu silenzio, amico del cuore…”.

Usiamo per noi, per farci stare bene, un po’ di silenzio. E nel mentre che pensiamo a come impostare la difesa, a dove attaccare il pallone, a quale servizio sia più appropriato nel momento in cui ci stacchiamo da terra… ecco, in quei momenti topici, nel nostro subconscio, magari, potremmo pensare a una di queste righe qui sotto:

“Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza. Dietro ogni successo c'è un'altra delusione. Fino a quando sei vivo, sentiti vivo. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite … insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arruginisca il ferro che c'è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!"

Una alla volta, Cavalli Ammaccati, una alla volta.

lunedì 17 marzo 2014

Piccoli .. sprazzi di volley: episodio 19

SERIE B2 - 19a Giornata: FRESKO EST VOLLEY - PASTIFICIO AVESANI ISOLA D/S 0-3

15/03/2014
Sconfitta netta nel derby con Isola
 
vs

PASTIFICIO AVESANI
ISOLA D/S
03
(20-25 / 16-25 / 28-30)
 
 
FresKo Est Volley:
3 Marinelli Lorenzo (1), 4 Bona Veggi Stefano, 5 Veronese Nicolò (9), 6 Zanella Gabriele (16), 7 Martinelli Francesco (3), 8 Marchi Federico (1), 9 Hueller Andrea (8), 10 Jankovic Marko (L), 11 Persona Michele (4), 12 Alloro Emmanuele, 13 Lunardini Alessandro (1), 17 Caliari Cristiano.
Coach Ambrosi Claudio, Assistente Coach Piccoli Roberto, Scoutman Resentera Mattia.
 
Pastificio Avesani Isola della Scala:
2 Rizzi Federico (6), 3 Sgrò Filippo (26), 4 Bissoli Marco (5), 5 Bonavita Marco, 6 Bosco Andrea, 7 Quinto Andrea, 9 Cottarelli Lorenzo, 10 Cottarelli Francesco (3), 11 Renzi Riccardo (7), 12 Roncari Matteo (6), 13 Bona Luca, 16 Forrini Diego (Lib), 18 Zhao Paolo (Lib).
Coach Cestaro Federico.
 
 
PalaFerroli di San Bonifacio (VR)
Arriva l’ennesima sconfitta per il Fresko Est Volley in questo nefasto girone di ritorno. La cosa è ancora più pesante non tanto perché arriva nel derby contro il Pastificio Avesani Isola, ma perché arriva contro una diretta concorrente per la salvezza. Con la contemporanea vittoria di Azzano ora la quart’ultima si trova a soli 5 punti dai nostri ragazzi. Risulta comunque difficile pensare di vincere partite con l’approccio spento che c’è stato da parte dei sambonifacesi alla partita. I nostri ragazzi nei primi due sets non erano in campo, hanno assistito alla sconfitta come fossero seduti in tribuna. Sicuramente è un momento difficile, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Psicologico in quanto sappiamo tutti che quando i risultati non arrivano ti vengono a mancare tutte le sicurezze che faticosamente ti sei costruito in mesi di lavoro. Difficoltà fisiche dovute dal fatto che in un campionato così lungo e impegnativo pensare di essere sempre smaglianti è impossibile. Attualmente la situazione in cui si sta soffrendo di più è la fase di breakpoint. Fino a poco tempo fa si sopperiva a qualche errore che arrivava con la fase di cambio palla, con una gioco di muro difesa veramente fatto molto bene. Ultimamente cadono troppi palloni semplici in mezzo al campo. Per questo motivo i nostri attaccanti giocano meno palloni, portando gli stessi ad avere meno possibilità di riscattare qualche errore commesso e di essere sempre sottopressione. Inoltre c’è da dire che anche l’efficacia della battuta è calato in quanto permettiamo ai nostri avversari di giocare troppi primi tempi.
Veniamo alla cronaca della partita. Ambrosi parte con il sestetto collaudato con Lunardini palleggiatore, Hueller opposto, Persona e Martinelli al centro, Zanella-Veronese al lato e libero Jankovic. Prima fase di studio che vede le squadre in parità 6-6. Isola in questa fase non fa errori e sfrutta al massimo quelli del Fresko Est Volley per andare in vantaggio 8-11. Sgrò si fa carico di mettere a terra tutte le possibilità di break che ci sono e si va al riposo tecnico 11-16. Scavato questo solco gli ospiti non permettono più ai locali di rientrare e chiudono 20-25 la prima frazione.
Secondo set che vede in campo ancora lo starting six. Zanella e compagni che reagiscono subito portandosi 6-2. Sulla successiva ricezione degli ospiti che risulta essere troppo lunga, arriva un banale errore in attacco diretto e da lì parte un break di 0-6, che arriva principalmente da errori dei blu-arancio. I ragazzi di mister Ambrosi subiscono il contraccolpo e spariscono in modo imbarazzante dal campo. Si va prima sul 11-16 per poi chiudere senza combattere 16-25.
Durante il cambio campo Ambrosi striglia i suoi e i risultati si vedono immediatamente con il Fresko che va avanti per 11-4. In questa fase come per incantesimo c’è intensità in difesa e iniziano ad alzarsi quei palloni che permettono di costruire molte fasi di breakpoint. Il momento positivo continua fino al 14-5. Poi coach Farina, che formalmente dovrebbe essere squalificato ma che realmente ha diretto la sua formazione stando tra il pubblico sempre appoggiato alla balaustra della sua panchina, cambia uno Sgrò in affanno e paradossalmente Isola inizia a rosicchiare punti ai nostri ragazzi 21-16. Ai nostri viene il braccino ed iniziano a guardare troppo il punteggio sperando che il set si chiuda per miracolo, così non accade e si arriva al 23-23. Qui arrivano due cartellini rossi per Rizzi e coach Ambrosi, che sulle ulteriori proteste viene allontanato dal campo. In questa minipartita la spunta la maggior lucidità dei ragazzi del risotto, che possono contare su un rientrato Sgrò che mette a terra tutto quello che serve per il 28-30.
Sconfitta amara, ma bisogna cercare di ripartire immediatamente senza pensarci troppo. Ormai non si può più fare niente per questa partita, fondamentale mettersi a lavorare con intensità in allenamento e recuperare quell’entusiasmo che forse si è perso dopo uno splendido girone di andata. Ricordiamoci che per centrare l’obbiettivo della salvezza non è pensabile giocare solo un girone. Ora sarà compito dei ragazzi trovare le risorse tecniche e morali per uscire dalla buca che si sono scavati con le loro mani.
Sabato prossimo siamo ospiti del Metallsider Argentario Trento, pensare di avere già fatto punti è l’errore più grave che si potrebbe commettere! Forza Fresko.
StaFFFresKo

Da "L'Arena" del 17 marzo 2014

mercoledì 12 marzo 2014

Un Pozzo di emozioni: XVIII giornata di Campionato - B2 maschile - 09/03/2014


Quello del pastore è un mestiere difficile e ingrato. Un mestiere senza orari, senza inizio e senza fine.


Il pastore si alza all’alba, dopo una notte vigile nella quale ha tenuto un occhio aperto e un orecchio teso, per esser certo che in lontananza alcun agnellino emetta un belato di sofferenza, o che nessuna pecora matura lamenti un’imboscata di qualche lupo.

Anche se Leopardi scrisse che “sorge in sul primo albore / move le greggia oltre il campo, e vede / greggi, fontane ed erbe; / poi stanco si riposa in su la sera…”, in realtà non è così. Ma che ne sapeva il Leopardi di pastori? Lui sapeva scrivere, ma non conosceva il mestiere del pastore. In realtà in pochi lo conoscono, anche se in molti tendono a insegnarlo.

Il pastore è un uomo rude, ma generoso, burbero, ma protettivo verso il gregge e verso il cane fedele che lo conduce. Il pastore preferisce dormire in stalla, sopra un giaciglio di sol fieno, piuttosto che nel proprio letto, perché solo così può gestire i momenti in cui teme di più i lupi o i ladri di bestiame. Ma prima di addormentarsi, conta e riconta tutte le pecore del suo gregge, attento nell’averle fatte rientrare tutte nel ricovero, una ad una. Le ore della notte sono quelle in cui il pastore pensa alla giornata passata, tira le somme di come è andato il pascolo e pianifica la giornata a seguire, tracciando nella propria mente tutti i percorsi che traccerà col gregge nei pascoli alpini, calcola il tempo e le condizioni meteorologiche che dovrà affrontare. Il più delle volte il pastore è talmente stanco che dà un morso a un tozzo di pane e si addormenta, senza quasi finire la cena.

Quello del pastore è dunque un lavoro dal quale non si smonta mai del tutto, né di giorno e nemmeno di notte, non nella bella stagione così come nemmeno nella stagione peggiore. Il pastore non ha giorni di festa o di malattia, la loro salute non conta perché non v’è tempo e comunque vi sono sempre questioni più importanti da affrontare.

Prima di tutto, per il pastore, viene il suo gregge, poi il cane che lo conduce e in un mondo senza certezze e con mille grattacapi, il mestiere del pastore è un vero e proprio percorso ad ostacoli.

Un pastore può cambiare molti aspetti della sua vita, ma non può prescindere mai da quella necessità che ha nell’anima di essere seguito dal suo gregge, da quel privarsi della sua libertà per il bene del suo gruppo.

Ci vuole il pelo sullo stomaco per vivere un mestiere dove di certezze non ce ne sono ed è impossibile pianificare in modo certo. Ci vuole fegato affinché non ti pesino lo sporco, l’isolamento, la pecora ribelle, il cane aggressivo, il lupo affamato, il ladro scaltro, il meteo avverso, il pascolo in salita, l’altro pastore disonesto e chi più ne ha, più ne metta.

Pastori di tutto il mondo, d’estate e d’inverno, di giorno e di notte, non mollate mai.

Perché ciò che vi può dare il vostro gregge, nessuno al mondo mai ve lo donerà. Ve lo posso garantire, con umiltà, nel mio piccolo.

Dal Teatro Farnese di Parma i gironi del Mondiale Femminile 2014

Russia, Olanda, ma anche Tailandia e Kazakhistan di sicuro, oltre a due formazioni in arrivo dal girone del Nord e Centro America (Norceca) che terminerà tra maggio e giugno. Sono le protagoniste del girone che si giocherà a Verona, dopo i sorteggi effettuati per il Mondiale di pallavolo femminile 2014: a estrarre le palline dalle urne tre grandi nomi del volley in rosa come Maurizia Cacciatori, Sara Bonifacio e Noura Mabilo nella splendida cornice del Teatro Farnese di Parma. Un’ambientazione spettacolare con una presentazione degna di un mondiale, con tanti ospiti di eccellenza tra cui il presidente del CONI Giovanni Malagò e tutto lo staff del CONI nazionale, ma anche i vertici della Fivb con in testa il presidente mondiale Ari Graca e tutta la Fipav nazionale.
A rappresentare Verona la delegazione composta da Fabio Maraia, presidente del COL dei Mondiali 2014, Roberto Maso presidente regionale della Fipav Veneto, Stefano Bianchini presidente Fipav Verona e Florindo Ferraro consigliere provinciale Fipav Verona, a seguire tutta la cerimonia del sorteggio assieme a tanti big del volley italiano come Mauro Berruto, Marco Bonitta, Gian Paolo Montali, Andrea Zorzi, Andrea Giani e molti altri ancora.
«Essere tra le 6 città che organizzeranno il Mondiale» il commento dei rappresentanti della delegazione scaligera, «è motivo di grande orgoglio. Riproporsi dopo 4 anni dal Mondiale maschile e vedere di essere una delle città che avrà più partite, ben 21, significa che qualcosa di buono siamo in grado di fare».
A caldo anche i commenti sui gironi usciti dal sorteggio di Parma, dopo le indiscrezioni che davano Brasile e Serbia protagoniste a Verona. «Effettivamente dai calcoli che avevamo fatto doveva capitare il pool B» ammette Stefano Bianchini, «poi invece per scelte anche volute dalle esigenze di pubblico, la Serbia giocherebbe infatti a Trieste a pochi chilometri da casa, e da altri ragionamenti fatti all’interno dell’organizzazione, è capitato il girone C, dove ricordiamo ci sarà sicuramente la Russia campione del mondo in carica e quasi sicuramente anche gli Stati Uniti come prima nel girone Norceca.
Il Brasile e la Serbia potrebbero arrivare, anzi arriveranno, nella seconda fase, quindi con partite da dentro e fuori che porteranno un interesse ancor più grande. Diciamo che è stato un sorteggio fortunato, ora tocca a noi riempire il PalaOlimpia».

Questi i gironi usciti dall’urna di Parma

Pool A – Roma: 
Italia
 Norceca 2 (Repubblica Dominicana)*
 Germania
 Argentina 
Croazia
 Tunisia
Pool B - Trieste:
 Brasile 
Serbia
 Turchia 
Norceca 4 (Canada)*
 Camerun 
Bulgaria
Pool C - Verona:
 Norceca 1 (Stati Uniti)*
 Russia
 Thailandia 
Olanda 
Kazakistam
 Norceca 6 (Messico)*
Pool D - Bari:
 Giappone 
Cina
 Norceca 3 (Portorico)*
 Norceca 5 (Cuba)*
 Belgio
 Azerbaijan

*Le squadre Norceca (Nord e Centro America) devono ancora svolgere, tra maggio e giugno, i tornei di qualificazione. Quelle indicate tra parentesi sono le prime sei squadre del Norceca classificate nel World Ranking, quindi probabilmente le troveremo così come indicato sopra.



lunedì 10 marzo 2014

Piccoli ... sprazzi di volley: episodio 18

SERIE B2 - 18a Giornata: OLIMPIA ZANE' VI - FRESKO EST VOLLEY 3-1

09/03/2014
Una sconfitta che non ci voleva.
 

vs
31
(25-16 / 25-23 / 20-25 / 25-21)
 
 
Olimpia Zanè VI:
1 Roman Alberto (1), 2 Poletto Enrico (14), 3 Manfron Mattia (Lib), 5 Brazzale Gianni, 8 Campagnaro Mattia (1), 10 Casalin Filippo (12), 11 Sartore Marco, 12 Alberton Andrea (3), 13 Dalla Libera Mirko (19), 15 Simonato Luca, 16 Ballico Luca (2), 17 Baggio Andrea (9), 18 Panizzon Loris (8).
Coach Soliman Ugo.
 
FresKo Est Volley:
3 Marinelli Lorenzo, 4 Bona Veggi Stefano, 5 Veronese Nicolò (16), 6 Zanella Gabriele (14), 7 Martinelli Francesco (3), 8 Marchi Federico, 9 Hueller Andrea (21), 10 Jankovic Marko (L), 11 Persona Michele (4), 12 Alloro Emmanuele, 13 Lunardini Alessandro, 17 Caliari Cristiano (4).
Coach Ambrosi Claudio, Assistente Coach Piccoli Roberto, Scoutman Resentera Mattia.
 
Zanè (VI)
Il Fresko Est Volley torna dalla terra vicentina con una buona prestazione, ma con zero punti in classifica. Le premesse per assistere ad un incontro acceso c’erano tutte e infatti gli spettatori accorsi non sono rimasti delusi dlelo spettacolo offerto dalle due formazioni scese in campo. E’ indubbio che la differenza l’abbia fatta la miglior capacità dei locali nella gestione delle palle scottanti del match. Se infatti si vanno ad analizzare le statistiche si vedranno delle percentuali molto simili tra le due squadre. Balzano però all’occhio due situazioni differetenti che hanno inciso notevolmente. Lo Zanè ha commesso 18 errori punto contro i 24 del Fresko e i vicentini hanno messo a segno ben 12 muri contro i soli 4 degli ospiti. Come detto è evidente che il muro di Zanè ha saputo leggere meglio le situazioni di gioco scontato portandole a suo favore e che l’attacco ospite per evitare il muro stesso abbia dovuto cercare la potenza commettendo più errori. La cosa paradossale è che il muro dei sanbonifacesi non è che fosse schierato male, veniva però regolarmente eluso da pallonetti e tocchi controllati dei ragazzi di Soliman, che ne vanificavano l’efficacia e in secondo luogo la difesa ospite non riusciva a vitalizzare i palloni con un tocco efficace. Notevole differenza si è vista anche in questo fondamentale, non finisce nei tabellini ma Manfron ha recuperato parecchi palloni che sembravano persi, situazione di gioco che non si è ripetuta anche nel campo del Fresko.
Primo set che vede al via il sestetto consolidato: Lunardini, Hueller, Zanella, Veronese, Persona, Martinelli e Jankovic. Partenza al rallentatore per i nostri che faticano ad entrare nel match e sono subito sotto 5-8 e poi 11-16, anche per il motivo che l’attacco commette parecchi errori. Zanè gioca la sua pallavolo fatta di pochi falli e conduce in porto il primo set con un netto 16-25.
Secondo parziale che vede ancora il sestetto base in campo. Cambia la musica e ora si gioca punto a punto 7-8. Manfron di difesa si fa sentire e con una serie importante di difese permette a Dalla Libera e Poletto di mettere un po’ di punti in saccoccia e i locali allungano 11-16. Zanella e Veronese riportano sotto il Fresko 20-21. Purtroppo in questa fase Hueller ha un paio di indecisioni che risulteranno decisive per il 23-25 che porta Zanè sul 0-2.
Caliari prende il posto di Persona nel terzo set. In questa fase iniziale si vedono in gran spolvero i laterali Zanella e Veronese, con un attacco di palla alta più sicuro si riesce anche ad essere più fluidi nel gioco e si arriva al primo riposo tecnico con i nostri avanti 8-7. Soliman nel preparare la gara aveva deciso di lasciare attaccare Hueller senza muro e in questo frangente il potente opposto trentino mette a terra i palloni che scavano il divario del 16-11. Caliari e Martinelli lavorano con il muro per rallentare gli attacchi avversari e sempre con il contributo di Hueller ci si porta a casa il set 25-20.
Battaglia all’ultimo sangue nel quarto parziale che potrebbe rimandare tutto al tiebreak. Hueller continua con la sua personale lotta contro il parquet avversario e le fasi del gioco si susseguono con una sostanziale parità 15-16. In questa fase del match si evince l’importanza di avere uomini esperti in campo. Infatti Manfron si dimostra un giovane molto spavaldo in difesa riuscendo a tenere in aria attacchi molto potenti dei nostri e Panizzon, ma soprattutto Dalla Libera capitalizzano in importanti breakpoint queste difese portando il puntggio sul 17-22. Zanella e Hueller si caricano sulla groppa il team e fanno l’impossibile per tenere vivo il set riportando i nostri sul 20-22. I vicentini non ci stanno e con il loro gioco poco appariscente ma molto redditizio si portano a casa tre punti fondamentali in chiave salvezza 21-25.
Niente di compromesso per i nostri. Si sapeva che ripetere il girone di andata sarebbe stato molto difficile, ci sono ancora sei punti tra noi e la quart’ultima. Diventa pertanto indispensabile tornare a far punti settimana prossima contro l’Avesani Isola della Scala. Derby che all’andata regalò notevoli emozioni al pubblico presente, ora il ritorno sarà di scena nello splendido PalaFerroli. Appuntamento a sabato prossimo alle ore 21.00 a San Bonifacio.
StaFFFresKo

mercoledì 5 marzo 2014

Un Pozzo di emozioni: XVII giornata di Campionato - B2 maschile - 01/03/2014


Questa settimana ho impiegato più tempo del solito a scrivere l’articolo. Tra lavoro, squadra, società e mondiali di volley femminile che si avvicinano, non ho un secondo libero. Molte persone mi hanno scritto, preoccupate che il mio editoriale non fosse ancora pubblicato e questo mi ha riempito di orgoglio, perché mi fa comprendere in che misura io sia letto. Tranquilli, sono ancora qua.

Essere letti è cosa per pochi fortunati, un dono che il Signore ti fa, permettendoti di catalizzare l’attenzione delle persone sulle parole che poni su un foglio di carta. Ed è un dono prezioso, pari a quello di essere in grado di praticare bene uno sport ad alti livelli. Sono doti naturali e bisogna assaporarne il profumo.

E quando persone, magari anche di altre società, mi scrivono per il mio post non pubblicato, ne odoro il piacevole profumo, che dà una sensazione unica, tipo il profumo dell’erba appena tagliata in primavera.

Comunque, torniamo a noi. Sabato è stata una serata importante, perché siamo tornati a vincere in casa, a mettere in saccoccia i 3 punti tanto pregiati per la quota salvezza. E lo abbiamo fatto nel giorno del compleanno del Fresko Volley, per cui la vittoria ha ancora più il gusto di un dono notevole che ci siamo fatti.

Su “L’Arena” di lunedì era scritto che Villafranca ha acquisito la quota salvezza, con 30 punti. Guardando come si è conclusa l’andata, matematicamente disloquendo, i 30 punti sono perfetti per gridare “salvi” ai quattro venti, ma per essere prudenziali e attenti fisseremo la quota salvezza a 34 punti. E sono ancora molto lontani, ci mancano 3 vittorie piene sulle 9 partite rimanenti. Non impossibile, ma sicuramente complicato per una neopromossa alla categoria della B2.

Ma questo breve excursus tecnico, non deve portarmi lontano dal mio solito editoriale, che riguarda più le emozioni, le sensazioni, quei movimenti empatici che il nostro cuore fa nel tragitto che lo porta verso la nostra mente.

E la vittoria di sabato mi dà sensazioni contrastanti. Dolcezza in bocca, per vedere la squadra che gira ancora bene e che non molla un colpo. Quiete interiore nell’aver acquisito punti salvezza. Felicità estrema nel vedere Federico Marchi che dopo tanta panchina entra in campo e fa un partitone, dimostrando che si può tenere la categoria, lavorando sodo e con umiltà. Soddisfazione nel vedere di nuovo Caliari in campo, uomo di notevole spessore per lo spogliatoio. Ma anche amarezza, nel vedere alcuni sketch, isolate reazioni non in linea col clima di vittoria che ci ha avvicinato un altro po’ alla quota salvezza. E so che a volte, per il bene comune è meglio chiudere uno o anche due occhi e parlare solo del bello. Ma bisogna avere anche l’onestà intellettuale e l’umiltà sportiva di ammettere determinate dinamiche non in linea con il momento. A volte sono solo le nostre intenzioni, partite nel modo migliore a inizio gara, che vengono disattese da un mare di sentimenti che lottano all’interno della nostra anima sportiva.

Nel libro “Open” di Andrè Agassi, tomo regalatomi dal mio migliore amico, c’è un passaggio in cui si legge che le nostre migliori intenzioni sono spesso frustrate da forze esterne, forze che noi stessi abbiamo messo in moto tanto tempo prima. Le decisioni, soprattutto quelle sbagliate, generano una loro inerzia e fermare l'inerzia può essere un bel casino, come ogni atleta sa bene. Anche se giuriamo di cambiare, anche se siamo dispiaciuti e facciamo ammenda dei nostri errori, l'inerzia del passato continua a trascinarci per la strada sbagliata. L'inerzia governa il mondo. L'inerzia dice: “Calma, non così in fretta, sono ancora io che comando qui”. Come ama dire un mio amico, citando un vecchio poema greco: La mente degli dèi eterni non cambia all'improvviso.

E questo passaggio è profondissimo, spesso mi ci sono immedesimato. Anche io come giocatore ho vissuto momenti di inerzia inarrestabile, anche in questa stagione. Ricordo una delle citazioni preferite di Mandela, dalla poesia “Invictus”, che gli ha dato forza nei momenti in cui pensava che la sua strada fosse stata interrotta: "Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima".
Dobbiamo assolutamente essere capitani della nostra anima, dobbiamo tornare a giocare in armonia, a vivere la serenità del gioco, il piacere della vittoria, il gusto della classifica da esordienti. Certe persone sono termometri, altre termostati. Noi sappiamo di poter essere termostati. Non ci limitiamo a registrare la temperatura in campo, bensì la cambiamo e decidiamo quando è il momento di scaldare l’ambiente con giocate vincenti.

Perciò cerchiamo tutti, io per primo, di essere fiduciosi nel nostro ego e nel lavoro dei nostri compagni e dei nostri allenatori: cerchiamo di essere sempre noi stessi, ma torniamo tutti ad assumere il controllo. Mostriamo al dio Volley chi siamo veramente. Perché ciò che proviamo nel mentre della gara, fondamentalmente, non conta; il coraggio sta in ciò che facciamo giorno dopo giorno nel nostro percorso sportivo.

lunedì 3 marzo 2014

Piccoli ... sprazzi di volley: episodio 17

SERIE B2 - 16a Giornata: FRESKO EST VOLLEY - TEMPINI AZZANO CIDNEO BS 3-1

01/03/2014
Ritornano i 3 punti d'oro e si rivede il bel gioco di squadra di Zanella & C.

vs

TEMPINI AZZANO BS
31
(25-22 / 18-25 / 25-23 / 36-34)

FresKo Est Volley:
3 Marinelli Lorenzo, 4 Bona Veggi Stefano, 5 Veronese Nicolò (7), 6 Zanella Gabriele (25), 7 Martinelli Francesco (1), 8 Marchi Federico (8), 9 Hueller Andrea (22), 10 Jankovic Marko (L), 11 Persona Michele (8), 12 Alloro Emmanuele (1), 13 Lunardini Alessandro (1), 17 Caliari Cristiano.
Coach Ambrosi Claudio, Assistente Coach Piccoli Roberto, Scoutman Resentera Mattia.
Tempini Azzano Cidneo BS:
1 Rinaldi Andrea (19), 3 Rachtian Manuel (1), 5 Busato Alessio (18), 6 Sbalzer Marco (2), 7 Fraccaro Livio (12), 8 Dipierro Alessandro (Lib), 9 Crotti Michele (14), 10 Fava Matteo (2), 11 Rigamonti Mattia, 12 Sabaragamu (10), 13 Gorlani Andrea, 15 Bergoli Gabriele (1).
Coach Zappa Alessandro, Assistente Coach Rumi Roberto.

PalaFerroli di San Bonifacio (VR)

Si torna a giocare al PalaFerroli e ritornano i tre punti per il Fresko Est Volley. La gara si presentava come un vero e proprio spareggio per la salvezza, contro quel Tempini Azzano che in caso di vittoria si sarebbe fatto pericolosamente sotto, ma così non è stato. Partita molto nervosa, non tanto per la tensione tra le due squadre, ma per l’importanza della posta in palio. Nonostante questo si sono viste tante belle giocate, che hanno deliziato il pubblico accorso per l’occasione. La grande differenza tra le due squadre è stato il muro, infatti in tutti gli altri fondamentali le due formazioni si sono equivalse, ma a muro il Fresko Est Volley è stato perfetto. Persona ha inchiodato al pavimento molti palloni importanti coadiuvato anche da Zanella che infatti ha chiuso il match con questo fondamentale.
Veniamo alla cronaca. Coach Ambrosi schiera con Lunardini al palleggio e Hueller opposto, libero Jankovic, centrali Persona e Martinelli, ai lati Zanella e Veronese. Si parte subito con un Tempini falloso in attacco e con Zanella e Hueller belli caldi 8-4. Busato e compagni non riescono a prendere le misure ai locali, il muro blu arancio si fa sentire e in attacco non si fanno errori 19-12. Come spesso sta accadendo ultimamente, per i sambonifacesi si spegne la luce e più nulla riesce al Fresko, i bresciani ne approfittano immediatamente per rifarsi sotto 21-19. Set riaperto ma Veronese e Hueller ritrovano la lucidità necessaria per mettere a terra le palle del 25-22.
Seconda frazione che vede il blackout nei primi punti e Zanella e compagni vanno sotto 0-5. Salita subito dura da percorrere e infatti sarà l’unico set in cui i nostri rimarranno sempre dietro, senza concrete possibilità di vittoria. Ambrosi prova la carta Marchi che dà un buon contributo in ricezione e attacco, ma le distanze non si riducono 11-16. Bona Veggi e Marinelli entrano per cercare ulteriormente di scombinare le carte, ma la truppa di Zampa è in assoluto controllo e chiude meritatamente 18-25.
Ambrosi conferma Marchi in campo ed inserisce Caliari per Martinelli, immediato riscatto dei nostri che partono aggressivi nella terza frazione 6-3. Rinaldi e Crotti vogliono vendere cara la pelle e riportano sotto Azzano 8-7. La ricezione ospite funziona bene e tengono il cambio palla con continuità anche grazie ai continui primi tempi di Fraccaro e Sabaragamu. Quando però la palla si stacca da rete e sono costretti a giocare alle ali, il muro di Persona si fa sentire ed inoltre in questo frangente Hueller sulle rigiocate è infermabile e i nostri vanno avanti 16-12. Azzano con molta pazienza e attenzione in seconda linea riesce piano piano a rosicchiare punti ai nostri e si arriva alla fine sul 23-22. Qui un delizioso Zanella mette a terra una palla in attacco e ci pensa il palleggiatore avversario con una doppia a regalare il set al Fresko 25-23.
Ambrosi riconferma la formazione vittoriosa nel terzo set. Si parte subito con un rosso per gli ospiti, conseguenza delle esagerate proteste seguite alla chiusura del precedente parziale. I nostri all’inizio del set sembrano prendere fiato e vanno sotto 5-8. Zanella e Hueller si mettono la squadra sulle spalle e a piccoli passi si rientra nel set 14-16, per poi mettere la freccia con un break 19-16. Il Fresko è in assoluta scioltezza e si conquista il 24-20. A questo punto i ragazzi guardano troppo il tabellone e sperano forse che la partita finisca da sola. Busato restituisce il break e ora sono gli ospiti avanti 24-25. Veronese torna in campo per Marchi ed inizia una girandola di azioni interminabili che lasciano tutti con il fiato sospeso. In questo frangente risultano determinanti le giocate in difesa di Jankovic, che vengono finalizzate da uno Zanella in completa trance agonistica. Come detto in precedenza il match viene deciso da due superbi muri di Persona e Zanella che con il 36-34 finale regalano tre punti fondamentali per la classifica del Fresko.
Prossimo turno che vede i nostri beniamini giocare di domenica a Zanè. Vicentini che sono appaiati in classifica a 25 punti, squadra tosta che vede tra le sue fila vecchie volpi della categoria e giovani di belle speranze che escono da quel vivaio dell’alto vicentino che tanti atleti ha regalato alla pallavolo italiana. Inoltre Zanè è la bestia nera di questi anni, match infiniti che li hanno visti quasi sempre prevalere, come all’andata dove i nostri non hanno sicuramente giocato una delle loro migliori partite. Motivo in più per cercare il riscatto e per provare a mettere ancora qualche punticino tra noi e la quart’ultima. Appuntamento a Zanè per domenica prossima alle 17.30. Forza Fresko!

di Piccoli "Pippo" Roberto

Da "L'Arena" del 3 marzo 2014

Un blog davvero (o da vero???) ... equino!!!!