Questa è una settimana di purificazione, di riconciliazione, di calma interiore, di ricerca della serenità. Questa deve essere una settimana di lavoro, di chiarimento tra tutti, ma poi di silenzio. Il silenzio è la voce dell'anima, la culla della pace; il silenzio è amico e nemico, assolve e condanna, conferma e nega, impreca e prega. Il silenzio è eroismo e viltà, dolore e felicità, è la buona e la cattiva sorte, a volte il silenzio è la morte. Qualcuno ha detto “.. amico silenzio: sei pace e tormento, amore e odio, verità e finzione, illusione e delusione. Promessa mancata, felicità perduta, geloso segreto d'amore, sei tu silenzio, amico del cuore…”.
Usiamo per noi, per farci stare bene, un po’ di silenzio. E nel mentre che pensiamo a come impostare la difesa, a dove attaccare il pallone, a quale servizio sia più appropriato nel momento in cui ci stacchiamo da terra… ecco, in quei momenti topici, nel nostro subconscio, magari, potremmo pensare a una di queste righe qui sotto:
“Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza. Dietro ogni successo c'è un'altra delusione. Fino a quando sei vivo, sentiti vivo. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite … insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arruginisca il ferro che c'è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!"
Una alla volta, Cavalli Ammaccati, una alla volta.
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