La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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domenica 15 febbraio 2015

SERIE C, 15a Giornata: BTM & LAMETRIS MASSANZAGO vs FRESKO VOLLEY 3-0

 

BTM & Lamteris Massanzago PD3
Fresko Volley0
 
Parziali:(25-22;25-18;26-24)        
 
Fresko Volley  
Pozzani Francesco1 
Ferrari Dennis10 
Veronese Nicolò9 
Castaman Davide1 
Sterzi Matteo4 
Fantoni Matteo1 
Annunziata Giovanni8 
Tosadori Nicola0 
Segala Filippone 
Marinelli Lorenzo1 
Bona Veggi Stefano0 
Marchi FedericoAss 
Alloro EmanueleLibero 
Frigo ThomasLibero 
  
Ambrosi Claudio1°Allenatore
Piccoli Roberto2°Allenatore
Zenato MarcoPrep. Atletico
 
 
Il Fresko Volley esce da Massanzago con le ossa rotte. Obbiettivamente i padovani hanno preso in mano le redini del gioco fin dal riscaldamento e poco spazio hanno lasciato ai veronesi, anche se nel terzo set i veronesi sono stati ad un passo dal riaprire l’incontro. Situazione di classifica che vede ancora il Fresko al comando, ma ora i punti di vantaggio sono solo tre sul duo Porto Viro e Massanzago e gli sgambetti non sono più ammessi.
Primo set che vede al via come libero Frigo, Annunziata e Veronese in banda, Pozzani e Sterzi al centro, palleggiatore Fantoni e opposto Marinelli. Massanzago toglie subito il respiro agli ospiti con una battuta tattica e un muro difesa che definire efficace è riduttivo. Fantoni parte subito con i primi tempi di Sterzi, Annunziata e Veronese tengono in campo il Fresko fino al 12-13. Poi l’attacco dei sambonifaciesi diventa facile preda della difesa e del muro avversario e il divario si amplia fino al 12-18. Troppo tardivo l’ingresso di Ferrari per Marinelli, che aiuta i compagni nel difficile compito di recuperare, ma ormai Casarin e compagni sono in trance agonistica e controllano fino al 22-25.
Seconda frazione che vede al via lo stesso starting seven del primo set con il solo cambio di Ferrari per Marinelli. Tutto fa pensare ad una riscossa dei bluarancio, invece i padovani continuano nella loro aggressione in attacco e in difesa e per il Fresko è ancora notte fonda. Ferrari e Annunziata sono gli unici che tramutano in punti le alzate di Fantoni. Per il resto e pura sofferenza. A muro si arranca, in ricezione si balbetta, in difesa siamo colabrodo. Qualsiasi cosa che Casarin e compagni provano a fare si tramuta in punto. Ambrosi prova con Tosadori in banda per Veronese, ma il risultato non cambia e la lezione per la capoclassifica è sonora 18-25.
Si ricomincia con lo stesso sestetto del secondo. Fresko che sembra aver trovato un Veronese super, che coadiuvato da Ferrari e Annunziata riesce ad incidere pesantemente sulla palla alta. Massanzago si innervosisce e subisce in un amen ben due cartellini rossi per proteste. Castaman prende il posto di Pozzani. Ci si presente allo sprint finale 24-11, sembra fatta, ma Massanzago è una squadra! Fa cambio palla e poi il lavoro di muro e difesa è stratosferico e si chiude tra le urla festanti del pubblico accorso sul 24-26.
Tre punti pesantissimi che vanno al Massanzago che, diciamolo ufficialmente, riapre il campionato. Ora il margine è una sola vittoria sulle seconde e come detto in più occasioni il sentiero è ancora duro e impervio. Si ricomincia già sabato prossimo contro lo bestia nera stagionale: il Cornedo. Meneguzzo saprà caricare i suoi in modo eccelso, come già avvenuto nelle due precedenti occasioni stagionali. Ai nostri non resta altro che provare a ricaricare le batterie e a ritrovare la serenità perduta. Se l’obbiettivo è quello che non si può pronunciare , tutti devono ritrovare gli stimoli di riscatto di inizio stagione: staff, dirigenti e atleti! Vincere dodici incontri su tredici nel girone di andata non può essere un caso o un regalo degli avversari, ma  serve a poco se non si ha la costanza di arrivare fino alla fine. Senza egoismi e personalismi questo concetto vale per tutti, torniamo a ripetere il concetto del caschetto in trincea: per chi vuole partecipare il caschetto è disponibile, per il resto c’è la recriminazione e il piagnisteo.  Tutti siamo convinti che le qualità tecniche e umane ci siano, ora la parola passa al campo, solo quello è il grande e unico giudice supremo. Non è un de profundis, ma la voglia e la volontà di sentire un grido di riscatto. Il nostro destino è ancora nelle nostre mani, solo a noi e alla nostra volontà spetta in diritto di scrivere il domani.
Sacrificio, spirito indomabile e sempre avanti e forza Fresko!

StaFFFresKo

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