BTM & Lamteris Massanzago PD | 3 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fresko Volley | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Parziali: | ( | 25 | - | 22 | ; | 25 | - | 18 | ; | 26 | - | 24 | ) |
Fresko Volley | ||
Pozzani Francesco | 1 | |
Ferrari Dennis | 10 | |
Veronese Nicolò | 9 | |
Castaman Davide | 1 | |
Sterzi Matteo | 4 | |
Fantoni Matteo | 1 | |
Annunziata Giovanni | 8 | |
Tosadori Nicola | 0 | |
Segala Filippo | ne | |
Marinelli Lorenzo | 1 | |
Bona Veggi Stefano | 0 | |
Marchi Federico | Ass | |
Alloro Emanuele | Libero | |
Frigo Thomas | Libero | |
Ambrosi Claudio | 1°Allenatore | |
Piccoli Roberto | 2°Allenatore | |
Zenato Marco | Prep. Atletico |
Il Fresko Volley esce da Massanzago con le ossa rotte. Obbiettivamente i padovani hanno preso in mano le redini del gioco fin dal riscaldamento e poco spazio hanno lasciato ai veronesi, anche se nel terzo set i veronesi sono stati ad un passo dal riaprire l’incontro. Situazione di classifica che vede ancora il Fresko al comando, ma ora i punti di vantaggio sono solo tre sul duo Porto Viro e Massanzago e gli sgambetti non sono più ammessi.
Primo set che vede al via come libero Frigo, Annunziata e Veronese in banda, Pozzani e Sterzi al centro, palleggiatore Fantoni e opposto Marinelli. Massanzago toglie subito il respiro agli ospiti con una battuta tattica e un muro difesa che definire efficace è riduttivo. Fantoni parte subito con i primi tempi di Sterzi, Annunziata e Veronese tengono in campo il Fresko fino al 12-13. Poi l’attacco dei sambonifaciesi diventa facile preda della difesa e del muro avversario e il divario si amplia fino al 12-18. Troppo tardivo l’ingresso di Ferrari per Marinelli, che aiuta i compagni nel difficile compito di recuperare, ma ormai Casarin e compagni sono in trance agonistica e controllano fino al 22-25.
Seconda frazione che vede al via lo stesso starting seven del primo set con il solo cambio di Ferrari per Marinelli. Tutto fa pensare ad una riscossa dei bluarancio, invece i padovani continuano nella loro aggressione in attacco e in difesa e per il Fresko è ancora notte fonda. Ferrari e Annunziata sono gli unici che tramutano in punti le alzate di Fantoni. Per il resto e pura sofferenza. A muro si arranca, in ricezione si balbetta, in difesa siamo colabrodo. Qualsiasi cosa che Casarin e compagni provano a fare si tramuta in punto. Ambrosi prova con Tosadori in banda per Veronese, ma il risultato non cambia e la lezione per la capoclassifica è sonora 18-25.
Si ricomincia con lo stesso sestetto del secondo. Fresko che sembra aver trovato un Veronese super, che coadiuvato da Ferrari e Annunziata riesce ad incidere pesantemente sulla palla alta. Massanzago si innervosisce e subisce in un amen ben due cartellini rossi per proteste. Castaman prende il posto di Pozzani. Ci si presente allo sprint finale 24-11, sembra fatta, ma Massanzago è una squadra! Fa cambio palla e poi il lavoro di muro e difesa è stratosferico e si chiude tra le urla festanti del pubblico accorso sul 24-26.
Tre punti pesantissimi che vanno al Massanzago che, diciamolo ufficialmente, riapre il campionato. Ora il margine è una sola vittoria sulle seconde e come detto in più occasioni il sentiero è ancora duro e impervio. Si ricomincia già sabato prossimo contro lo bestia nera stagionale: il Cornedo. Meneguzzo saprà caricare i suoi in modo eccelso, come già avvenuto nelle due precedenti occasioni stagionali. Ai nostri non resta altro che provare a ricaricare le batterie e a ritrovare la serenità perduta. Se l’obbiettivo è quello che non si può pronunciare , tutti devono ritrovare gli stimoli di riscatto di inizio stagione: staff, dirigenti e atleti! Vincere dodici incontri su tredici nel girone di andata non può essere un caso o un regalo degli avversari, ma serve a poco se non si ha la costanza di arrivare fino alla fine. Senza egoismi e personalismi questo concetto vale per tutti, torniamo a ripetere il concetto del caschetto in trincea: per chi vuole partecipare il caschetto è disponibile, per il resto c’è la recriminazione e il piagnisteo. Tutti siamo convinti che le qualità tecniche e umane ci siano, ora la parola passa al campo, solo quello è il grande e unico giudice supremo. Non è un de profundis, ma la voglia e la volontà di sentire un grido di riscatto. Il nostro destino è ancora nelle nostre mani, solo a noi e alla nostra volontà spetta in diritto di scrivere il domani.
Sacrificio, spirito indomabile e sempre avanti e forza Fresko!
StaFFFresKo
Primo set che vede al via come libero Frigo, Annunziata e Veronese in banda, Pozzani e Sterzi al centro, palleggiatore Fantoni e opposto Marinelli. Massanzago toglie subito il respiro agli ospiti con una battuta tattica e un muro difesa che definire efficace è riduttivo. Fantoni parte subito con i primi tempi di Sterzi, Annunziata e Veronese tengono in campo il Fresko fino al 12-13. Poi l’attacco dei sambonifaciesi diventa facile preda della difesa e del muro avversario e il divario si amplia fino al 12-18. Troppo tardivo l’ingresso di Ferrari per Marinelli, che aiuta i compagni nel difficile compito di recuperare, ma ormai Casarin e compagni sono in trance agonistica e controllano fino al 22-25.
Seconda frazione che vede al via lo stesso starting seven del primo set con il solo cambio di Ferrari per Marinelli. Tutto fa pensare ad una riscossa dei bluarancio, invece i padovani continuano nella loro aggressione in attacco e in difesa e per il Fresko è ancora notte fonda. Ferrari e Annunziata sono gli unici che tramutano in punti le alzate di Fantoni. Per il resto e pura sofferenza. A muro si arranca, in ricezione si balbetta, in difesa siamo colabrodo. Qualsiasi cosa che Casarin e compagni provano a fare si tramuta in punto. Ambrosi prova con Tosadori in banda per Veronese, ma il risultato non cambia e la lezione per la capoclassifica è sonora 18-25.
Si ricomincia con lo stesso sestetto del secondo. Fresko che sembra aver trovato un Veronese super, che coadiuvato da Ferrari e Annunziata riesce ad incidere pesantemente sulla palla alta. Massanzago si innervosisce e subisce in un amen ben due cartellini rossi per proteste. Castaman prende il posto di Pozzani. Ci si presente allo sprint finale 24-11, sembra fatta, ma Massanzago è una squadra! Fa cambio palla e poi il lavoro di muro e difesa è stratosferico e si chiude tra le urla festanti del pubblico accorso sul 24-26.
Tre punti pesantissimi che vanno al Massanzago che, diciamolo ufficialmente, riapre il campionato. Ora il margine è una sola vittoria sulle seconde e come detto in più occasioni il sentiero è ancora duro e impervio. Si ricomincia già sabato prossimo contro lo bestia nera stagionale: il Cornedo. Meneguzzo saprà caricare i suoi in modo eccelso, come già avvenuto nelle due precedenti occasioni stagionali. Ai nostri non resta altro che provare a ricaricare le batterie e a ritrovare la serenità perduta. Se l’obbiettivo è quello che non si può pronunciare , tutti devono ritrovare gli stimoli di riscatto di inizio stagione: staff, dirigenti e atleti! Vincere dodici incontri su tredici nel girone di andata non può essere un caso o un regalo degli avversari, ma serve a poco se non si ha la costanza di arrivare fino alla fine. Senza egoismi e personalismi questo concetto vale per tutti, torniamo a ripetere il concetto del caschetto in trincea: per chi vuole partecipare il caschetto è disponibile, per il resto c’è la recriminazione e il piagnisteo. Tutti siamo convinti che le qualità tecniche e umane ci siano, ora la parola passa al campo, solo quello è il grande e unico giudice supremo. Non è un de profundis, ma la voglia e la volontà di sentire un grido di riscatto. Il nostro destino è ancora nelle nostre mani, solo a noi e alla nostra volontà spetta in diritto di scrivere il domani.
Sacrificio, spirito indomabile e sempre avanti e forza Fresko!
StaFFFresKo
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