La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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martedì 25 ottobre 2011

Comandante per mare o per cielo??? Chiedetelo a Belen...

Il Capitano entrante....e la sua faccia alla nomina...


Con un ex aequo con l'ex capitano Pozzani (4 voti cadauno), viene nominato il nuovo Capitano di Scuderia: in bocca al lupo!!!
Ora chi sarà eletto Comandante di Pullman???

La figura del capitano è una figura, a tutt’oggi avvolta da un discreto alone di fascino, che affonda le sue radici negli albori della battaglia equina. Il Capitano di Scuderia e il Comandante del Pullman però, nonostante abbiano attribuzioni e compiti molto simili, presentano alcune sostanziali differenze.
Il Codice degli Equini definisce il Comandante come il curatore degli interessi della birra, o dell’esercente del noto liquido del luppolo, e il responsabile della salvezza della spedizione, intesa come il carico di borse e di vite equine.
Una volta nominati Capitano e Comandante, si conseguono contestualmente autorità, poteri e responsabilità ex-lege, ovvero conferiti automaticamente e direttamente dalla legge. La normativa riguardante il Capitano Equino riproduce sostanzialmente quella del Comandante del Pullman, sia pure con i necessari adattamenti. La figura del secondo, però, ha un rilievo minore a causa della brevità dei viaggi in pullman e delle soste negli autogrill, che rendono meno frequenti le situazioni nelle quali il Comandante di Pullman si trova nella necessità di assumere iniziative autonome.
Mentre i doveri e le responsabilità sono pressappoco identici tanto per il Capitano quanto per il Comandante, i poteri possono risultano senza dubbio molto diversi. I poteri del Comandante di Pullman, infatti, risultano essere inferiori a quelli del Capitano di Scuderia.
Sin dalle origini delle trasferte e fino a non molto tempo fa, il Capitano di Scuderia aveva un vero e proprio potere di vita o di morte sia sui componenti dell’equipaggio sia sui passeggeri trasportati. Questo suo straordinario potere derivava dalla necessità di garantire l’ordine e la disciplina a bordo durante le lunghe navigazioni in andata e i lunghi periodi di convivenza forzata di molte persone negli angusti spazi di un pullman.
Nonostante non abbia più queste prerogative, il Capitano esercita ancora un elevato potere disciplinare sugli occupanti. Egli può, in casi di urgenza e quando non presente l’armatore o un suo rappresentante, licenziare membri di equipaggio, istituire o proseguire giudizi, infliggere sanzioni e addirittura confinare agli arresti. Al contrario, il Comandante di Pullman non esercita un simile potere disciplinare.
Per quanto riguarda atti di lieve indisciplina da parte di membri di equipaggio, al Comandante di Pullman, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, è solo posto l’obbligo di notifica a enti competenti quali l’Ente Nazionale per il Trasporto Equino o autorità consolari se all’estero. Per ciò che riguarda invece atti molesti o reati commessi a bordo, ogni azione disciplinare da parte del Comandante è giustificata unicamente se nell’esclusivo interesse della sicurezza della navigazione.
La Convenzione di Tokyo del 1963 prescrive che il Comandante possa arrivare fino ad ordinare l’immobilizzazione fisica del soggetto, ma solo per specifiche categorie di offese e qualora queste pregiudichino inequivocabilmente la sicurezza del pullman. Un esempio è il classico atto punitivo denominato lo strappamudandinasensaspoglio...
Al Capitano di Scuderia, invece, per quanto riguarda nascite e morti, deve soltanto prendere nota sul giornale di bordo e fare dichiarazione, nel luogo di primo approdo, all’autorità equina, o consolare se all’estero. E’ ugualmente prevista la ricezione di testamenti a bordo.
Tale diversità di disciplina è sempre giustificata, oltre che dalla già menzionata brevità dei viaggi in pullman, dalla necessità di non distogliere il Comandante di Pullman, che è ovviamente anche un ottimo spinatore di fusto, dalle sue complesse mansioni tecniche.
Il comando di un pullman concretizza il culmine della carriera, al quale gli ufficiali di coperta e i giovani piloti aspirano dopo svariati anni di uuuolley e di trasferte e rappresenta indubbiamente un incarico pieno sì di responsabilità, ma anche di piacevoli soddisfazioni, con oneri e onori proporzionali alla grandezza del mezzo.
L’aspetto, però, certamente meno interessante e attraente nell’essere nominato comandante è costituito dall’ultimo e gravoso obbligo, comune ad entrambe le tipologie, di dover abbandonare il mezzo per ultimi nella sfortunata evenienza di una evacuazione di emergenza; sicuramente il dovere ex-lege meno piacevole fra tutti.
Ma il Capitano di Scuderia è sicuramente il più fulgido esempio di ufficiale equino del uuuolley che la pallavolo abbia mai vissuto!
Pertanto, in bocca al lupo, Capitan Olivieri e cento di queste vittorie...queste? Queste quali? Ah quelle intendi...si beh, insomma, vedi de portar le paste intanto, senza tanti cazzi....

Il Capitano uscente...di spalle mentre esce dalla carica....sollevando le braccia al Cielo in senso di gratitudine infinita...

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