Campionato Serie C Maschile - 8° Giornata (04/12/2010)

Service Med U.S. Intrepida vs. Astra Volley 3-2 (19-25, 22-25, 25-20, 25-19, 15-9)

Service Med U.S. Intrepida: n. 1 Pozzani (K), n.2 Alloro (lib.), n.3 Oliveri F., n. 4 Modena, n. 5 My, n.8 John Woll (n.e.), n.9 Fasoli, n.10 Ambrosi (n.e.), n.11 Castagna, n. 12 Cestaro, n.13 Olivieri L., n.14 Canossa (lib.) - All. Francia. - Assenti: Costantini, Tornieri







Madonna di Campagna (Vr)

Sapete qual è il bello di scrivere un articolo, ovunque tu lo scriva? Che la gente lo legge, lo vive, lo condivide e lo critica. Il lettore si misura con l'articolo e ne è appagato nella misura in cui si riconosce in ciò che legge e ne è critico nell'esatto momento in cui non condivide i concetti espressi. E non parlo solo dei giocatori, parlo di chiunque assista alla partita. Siamo tutti dirigenti, allenatori, tifosi e giocatori. Ogni singolo pezzo del nostro cervello è collegato a un corrispettivo pezzo del nostro cuore che ci dice come fare, cosa fare, quando farlo se fossimo al posto di...
E per questo motivo questa sera scrivo un articolo di cuore e non di testa. Non vi darò l'analisi tecnica che volete. Non vi scriverò chi ha giocato come un dio greco e chi come una locusta senza ali.
Vi racconterò per qualche riga quanto sia difficile rimontare una partita che stai perdendo di due lunghezze, di quanta fatica costi la reazione di una squadra, di quanto sudore comporti riuscire a vincere quando ormai la sconfitta sembra vicina.
Vi racconterò di come ogni giocatore abbia il suo modo di dare il 100%, di come sia difficile comprendere questo da fuori. Ma di quanto sia prezioso assaporarlo dal campo.

Mi esalta quando Uccia mi urla il mio errore, mi dà la carica. Mi guida il Lele in campo, quando mi corregge il muro. Mi conduce il consiglio del Caio quando mi dice dove battere, impagabile. Mi prende da morire la carica che mette il Cece, quando mi sorride e mi dice "Dai Rambo, ora andiamo via". Mi piace quando il Fiugiu frusta gli avversari con una diagonale stretta e inizia a sorridere ancora prima di scendere dal salto. E che forza quando Bobo si toglie il muso e inizia a sorridere perché è tornato a piantare veloci. E Spring, che decolla e tira a tutto braccio senza paura, e plana urlando come un pazzo? O il Gabri, che ha una capacità di condurre la palla con un margine di errore di pochi millimetri, tira sassate e fa quella smorfia soddisfatta? E Holly che tutto serio e concentrato, potrebbe aprire una scuola di MANO/FUORI? E Scrich che è sempre pronto a darti un 5 e una pacca di incoraggiamento quando ci viene incontro nei time out?
Atteggiamenti. No drammi. No offese. No questioni strane. Atteggiamenti.
Ognuno ha i suoi atteggiamenti, da comprendere da assaporare. Se solo fossimo un po' più attenti a capire come è fatto il compagno vicino a noi, se solo riuscissimo a studiare come sono fatti i nostri compagni, se solo accettassimo anche un VAINMALORA in più e facessimo finta di nulla.
Nitrite se questo vi rende liberi e forti. Nitrite pure quanto vi pare.
Se solo arrivassimo a questo punto, potrebbe essere che diverrebbe altrettanto palese come ieri i nostri atteggiamenti in campo ci abbiamo guidato oltre ogni aspettativa e rassegnazione, contro chiunque credesse che avremmo perso facile 3-0, contro chiunque sia venuto a casa nostra e ci abbia occupato il nostro spogliatoio.
Ma non importa, questo è un articolo di cuore, non di testa, e lascia un po' il tempo che trova.
O forse no...
Una alla volta, Cavalli di Razza, una alla volta.
E avanti così, che le prime della classe non sono poi così lontane...