SETTIMA DI CAMPIONATO, PRIMA SCONFITTA. I NEROROSSI ESCONO DA UNA SERIE POSITIVA DI SEI RISULTATI UTILI CONSECUTIVI E INCONTRANO IL SAPORE AMARO DELLA SCONFITTA
Dopo aver combattuto punto a punto praticamente ogni set giocato, i ragazzi di Madonna di Campagna debbono cedere il match per 3-2 a un determinato e forte avversario.
Madonna di Campagna (Verona).
Questo giro i Cavalli non sono tanto di Razza e i Mussi non sono così Lenti…
Per chi ha visto il film “Il Corvo”, c’è una citazione del personaggio di Eric che ormai gira sulla bocca popolare da anni: “It can’t rain all the time!”: non può piovere per sempre. Sulle nostre Campagne pioveva ininterrottamente dal 31 ottobre scorso. Uno stop prima o dopo doveva colpirci.
Ed è accaduto contro una squadra che meritava la vittoria e il vertice della classifica tanto quanto noi. Una squadra bella, fisicamente e atleticamente ben preparata, giovane e tatticamente ben disposta. E un bravo allenatore, che ha saputo dettare i ritmi della vittoria.
Vecchie Glorie contro Giovani Promesse; tecnica contro fisicità; precisione contro potenza. E va bene.
Per cui complimenti al Mussolente, chapeau.
Dal canto nostro abbiamo un po’ sofferto l’atleticità di alcuni loro elementi, in particolare la banda classe 1991 che andava a schiacciare in cielo. Ma abbiamo venduta cara la pelle. Difficile trovare un assetto costante con le svariate sostituzioni viste tra le nostre fila; forse però un assetto ieri sera non ce l’avevamo. Sicuramente siamo stati poco incisivi al servizio, fondamentale che ci sarebbe stato utile contro una squadra giovane che riceveva a tratti con difficoltà.
Il nostro sponsor più affezionato (Ciccarelli Café) mi scrive alle 2 di notte il seguente sms: “Diceva una canzone…non sempre si può vincere, bisogna saper perdere! Dai che andrà meglio la prossima!”. Sì Simo, hai ragione, ora ci concentriamo sulla prossima. Difficile anche quella. E poi poco male, si riapre il campionato e il pubblico se la gode di più. Andiamo a Venezia, al Palazzetto dell’Arsenale.
Si deciderà laggiù un altro pezzo di classifica; perché anche se è vero che siamo ancora matematicamente primi, le inseguitrici hanno fame e voglia di vertice, e non molleranno certo per farci un regalo di Natale.
Una alla volta Cavallini, una alla volta.
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