La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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giovedì 17 settembre 2015

Essere pioggia non è facile, ma ne varrà la pena...


La prima partita è andata. È andata come doveva andare, nel senso che abbiamo giocato contro una squadra mediamente giovane, non fortissima, ma atleticamente più in forma di noi e con quel pizzico di grinta in più che contraddistingue chi vuol portare a casa i tre punti, anche quando la difficoltà cerca di prendere il sopravvento.
Ciò detto, noi abbiamo testato la squadra per la prima volta, con tre atleti in meno a referto (problemi di tesseramento), con un gruppo che ancora deve trovare la giusta amalgama, essendo la squadra il risultato di una fusione di due società con integrazione di ulteriori nuovi giocatori. Ma va bene così. Nei momenti in cui abbiamo fatto valere il nostro gioco, si sono viste anche delle belle cose.
Ora ci troviamo davanti ancora quattro partite di coppa, da sfruttare al meglio per cementificare un gruppo che può esprimere grandi potenzialità. I singoli atleti sicuramente hanno esperienza e doti tecniche interessanti, ora si tratta solo di metterle al servizio del gruppo. L’allenatore ha grande esperienza e sta guidando molto bene i suoi cavallini, soprattutto in allenamento, dove il clima è sereno e i ragazzi lavorano sodo. La dirigenza si sta prodigando per organizzare tutto al meglio e per cercare di essere sempre presente.
Insomma, le carte per fare bene ci sono tutte, ora bisogna solo calare qualche buona mano e stamparci quel sorriso in volto che solo una bella vittoria ti sa dare.
Harvey Mackay ha detto che la vita è troppo breve per alzarsi la mattina con dei rimpianti. Che se arriva un’occasione bisogna coglierla! E ha aggiunto che nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile, hanno solo promesso che ne sarebbe valsa la pena. E io credo che non sarà facile, ma che ne varrà assolutamente la pena, che ci toglieremo delle soddisfazioni e qualche piccolo sassolino che ognuno di noi ha nelle proprie scarpe.
E chiudo con un estratto che ho trovato online ieri e che mi ha fatto pensare. Potrebbe anche non trovare un senso compiuto nella vostra vita, almeno per oggi, ma fa dannatamente pensare. Prendetene buona nota, dunque.
“Essere pioggia non è facile. Devi concederti solo alle terre che hanno bisogno di te, altrimenti allaghi. […] Il cielo è carico di elettricità, piove acqua e luce. La città, previdente, si è coperta di ombrelli, sa che non un suo angolo si salverà. La pioggia è imparziale: bagna il palazzo di un duca e i quartieri del popolo. La pioggia bagna il ricco e il povero, il vecchio e il ragazzino, ci rende tutti ridicoli allo stesso modo, la pioggia non fa distinzioni, sono gli esseri umani che le fanno. Piove oggi, piove e non sembra smettere.
(cit. Giulia Carcasi, Io sono di legno, Feltrinelli, 2007, ISBN 978-88-07-72174-8.)”

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