N.C.C. Fresko Intrepida vs. Euromeccanica Rosà 3-2 (15-25, 21-25, 25-15, 25-16, 15-9)
N.C.C. Fresko Intrepida: n. 2 Alloro (lib. - pt. 0), n. 3 Oliveri F. (pt. ), n. 4 Modena (pt. ), n. 5 My (pt.), n. 6 Bonazzi (n.e.), n. 7 Martinelli (pt. ), n. 8 Marchi (pt. ), n. 9 Fasoli (pt. ), n. 10 Alberti (pt. ), n. 11 Castagnini (pt. ), n. 12 Cestaro (pt. ), n. 13 Olivieri L. (K) (pt. ) - All. Ambrosi Claudio – Scoutman: Garbin Chiara - Fisioterapista: Dott. Zenato Marco
Assenti: Pozzani Francesco
M.V.P. = non determinabile
Colognola ai Colli (VR)
Mi reputo una persona mediamente riflessiva. Osservo molto, i volti, le espressioni, le smorfie, le maschere. E rifletto.
E questo weekend è stato molto riflessivo per me.
Ho pensato di non ascoltare più chi mi dice cosa è meglio fare, ma solo chi mi dice cosa gli piacerebbe che io facessi. Ho pensato che non ascolterò più chi mi chiede di non scrivere, ma solo chi legge e si gusta ogni parola di questo blog. Ho pensato che non ascolterò più chi pretende soltanto, ma chi prima di domandare qualcosa, ti ha già dato molto del suo. Ho pensato che non mi preoccuperò più di chi alza il dito verso qualcuno, ma mi occuperò solo di chi alzerà la mano, prendendosi le colpe.
Ieri sera abbiamo giocato una partita che, per quanto mi riguarda, doveva finire in meno di un'ora, con un tre a zero facile per noi. Invece, non giocandola per due set su cinque, siamo andati a vincerla al quinto e abbiamo lasciato per strada un altro punto.
E non ho altro da aggiungere, non trovando un migliore in campo o uno che abbia differito per errori e disastri fatti. Abbiamo giocato una brutta partita, a discapito di chi ci guardava da quelle gradinate posizionate alla bellemeglio grazie all'ignoranza fatta donna. Ma questo è un altro discorso e mi fermo qui.
Oggi, invece, è stata una giornata decisamente migliore. Con alcuni CDR, pochi ma buoni, siamo andati a vedere il triangolare tra Verona, Belluno e Trento, per fare beneficenza agli alluvionati della Liguria (8.ooo euro raccolti, per la cronaca...).
A tal proposito, mi fanno ridere quelli che dicono...no è domenica, non ce la faccio a venire, ancora volley...piuttosto prendo il biglietto per la beneficenza e non vado...MA IL BIGLIETTO POI NON L'AVETE PRESO!!! Vabbé...
Ho incontrato tante persone, ma tre incontri su tutti mi hanno fatto riflettere, ancora una volta.
Il primo, con una persona che ha visto le origini dei Cavalli di Razza, che da ormai 5 anni è lontano dalla nostra prima squadra, ma che ancora va agli eventi ufficiali con la felpa col cavallino, come solo un purosangue sa fare. Questa persona, che per rispetto non cito, mi ha detto: "Pozzo, ultimamente scrivi un po' poco sul blog". Si, hai ragione, ultimamente scrivo un po' poco, perché la penna viaggia più facilmente se è sorretta dalla forza della vittoria, si sa. Ma anche perché quando scrivo, vorrei che fosse la squadra a scrivere, vorrei che sulla tastiera digitassero 13 persone, allenatore e dirigenza compresi, ma ultimamente non mi sembra sia così. E allora faccio più fatica.
Ma non è giusto, per chi ci segue da anni, per chi ci legge, per chi viene al palazzetto, per chi mi scrive sms al sabato sera dopo che ha visto i risultati. Per cui vi prometto che cercherò di scrivere sempre, come sempre. E grazie a coloro che vivono il loro essere stati Cavalli di Razza come un privilegio, perché questo vostro modo di pensare mi onora e onora tutto il lavoro cha abbiamo fatto e che faremo.
A seguire ho incontrato una persona che dovrei sentire vicina. E invece l'ho sentita più lontana di coloro che nulla hanno a che spartire con i CDR. E ancora una volta ho pensato che è un privilegio appartenere a questa casta e pensare in modo corretto e pulito, in qualsiasi occasione, che si vinca o che si perda, senza puzza sotto il naso, senza la presunzione di sapere sempre una pagina più del libro.
E che non si può diventare un cavallino: cavallino lo sei già, magari lo scopri dopo, magari volevi esserlo o, addirittura, non volevi esserlo affatto. Ma ciò non conta nulla, perché Cavallo di Razza ci nasci. E ci muori.
La terza persona che ho incrociato e che mi ha dato da pensare, è un membo dello staff del Presidente Bianchini, che mi ha incontrato all'ingresso durante una pausa e mi ha detto "Pozzo, so che state facendo fatica, che non vincete come al solito. Ma ieri avete rischiato di perdere e, invece, avete portato a casa la partita. Continuate a lavorare sodo e bene, che i risultati arrivano. E, soprattutto, non guardate mai ai giorni passati con occhio nostalgico, ma solo con il gusto del piacevole ricordo. E nel frattempo, contiuate a guardare avanti. Perché il futuro arriva veloce".
Già, il futuro arriva veloce e noi siamo pronti a giocarcela al 100%?
Ci sono giornate in cui il campionato regala attimi di bellezza inattesa. Smetti di mettere giù una palla e ti accorgi che attorno a te tutto è perfetto, i compagni, l'allenatore, la dirigenza, la tifoseria. Il dono di un Dio meno distratto del solito. Tutto sempra puro. La nascita di una nuova vita, l'alba di una cambiamento, qualcosa di profondo o semplicemente la conferma di un talento tenuto nascosto, di un sentimento segreto, custodito in silenzio dentro di noi con pudore.
O anche la fine di qualcosa, la fine di un momento, di un periodo difficile sempre più faticoso da sostenere.
Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo e profondo che riempie e svuota il petto.
In quei momenti non mi manca nulla.