La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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domenica 18 settembre 2011

Coppa Veneto Serie C Maschile - 2° Giornata (17/09/2011)

A.S.D. Pallavolo Legnago vs. N.C.C. Fresko Intrepida 3-0 (25-18, 25-18, 25-22)



N.C.C. Fresko Intrepida: n. 1 Pozzani (K) (pt.2 ), n. 2 Alloro (lib.), n. 3 Oliveri F. (pt. 2), n. 4 Modena (pt. 6), n. 5 My (pt. 6), n. 6 Bonazzi (pt. 2), n. 8 Marchi (n.e.), n. 9 Fasoli (pt. 9), n. 10 Alberti (pt. 0), n. 11 Castagnini (pt. 5), n. 12 Cestaro (pt. 2), n. 13 Olivieri L. (pt. 1) - All. Ambrosi Claudio – Scutman: Garbin Chiara – Fisioterapista: Zenato Marco

Assenti: Martinelli Francesco


M.V.P. = n.d.


Legnago (VR)
Si si, per carità, la coppa è la coppa, serve per amalgamare la squadra, serve per provare, serve per giocare laddove non previsto in allenamento, serve...serve...serve???
Si si, per carità, ci stiamo allenando come Rambo prima di partire per il Vietnam, siamo stanchi, siamo legnosi, siamo inchiodiati, siamo appesantiti, siamo...siamo...ci siamo???
Si si, per carità, l'importante è essere pronti al 15 ottobre, il campionato, le gambe che non rispondono, il salto che non salta, il braccio che non tira (finché è il braccio...), le unghie non limate, la basetta non pareggiata...la rava e la fava...il...la...lo...il che???
La verità è una sola: mettiamo nel "cassetto delle cose da non citare" gli alibi e guardiamoci, uscendo dalla muta da gara, infilandoci un paio di jeans e sedendoci sugli spalti. Guardiamoci.
Non serve leggere gli scout, non serve nemmeno prendere parole dal coach, basta che ci guardiamo un secondo soltanto: non stiamo giocando.
Non stiamo giocando, signori. Ci stiamo facendo prendere a pallate e non rispondiamo. Sembriamo i texani al 6 marzo del 1836, quando a Fort Alamo se le sono prese di santa ragione dai Messicani.
Ora, non so se debbo paragonare Coach Ambrosi al Generale Burlenso, ma di sicuro l'immagine non è quella che ci aspettiamo dai Cavalli di Razza.
Errori, errori, errori, tanti, molti, troppi errori!
E noi che facciamo: ci lamentiamo? Il palleggio è poco alzatore, il libero è sempre occupato, il centro è troppo di destra e poco di centro, la banda che sbanda, l'opposto è l'opposto di un opposto...oh? Allora?
Non ci sono problemi, né di serenità, né di organico, né di dirigenza, né di allenatore, né di strutture. Non ci sono problemi. Tutto e tutti sono al nostro servizio, al servizio della nostra quiete interiore.
E allora è il caso di cominciare a giocare, senza pensare a questo e a quello, senza paure o remore.
Ieri abbiamo giocato una parte della partita, forse 3/4 dell'ultimo set, infatti Legnago ha smesso di vincere facile "ponci ponci popopo" e a tratti siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco.
Certo, molte cose vanno meglio della partita con Isola della Scala, ma molte altre non migliorano affatto. E prima di analizzare la rice, non disastrosa (filotti a parte), direi che il servizio attualmente è il peggior fondamentale che abbiamo (My a parte). Probabilmente il peggior servizio mai visto. Un servizio di seconda mano. Beh, mettiamola così: non si può che migliorare.
Ritengo invece, ma dovremo andare a vedere cosa dicono gli scout, che muro e attacco siano in sensibile progressione positiva, anche se il lavoro è ancora lungo.
Nessun migliore in campo, nessun peggiore in campo: solo una squadra non ancora unita verso l'obiettivo comune.
E tanto, tanto, tanto lavoro da fare.
Sabato prossimo arriva Campiglia, che certo non è una squadra semplice semplice.
Una alla volta Cavalli Texani, una alla volta.

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