Il Mito della scuderia dei Cavalli di Razza
Introduciamo il tema riguardante la più importante fucina di giocatori di volley veronese, dopo la Marmi Lanza; in altre parole, ci riferiamo alla U.S. Intrepida Volley, ancora oggi oggetto di culto da parte di molti estimatori per la sua grand’etica ed il suo grande rigore morale: chi è giocatore a Madonna di Campagna deve essere un esempio nella comunità per la sua integrità sportiva.
Il capolavoro dell'arte e della tecnica sportiva della società nerorossa fu una cena nel giugno scorso, alla Pizzeria Carlo Re, tra alcuni importanti esponenti, che andavano a riunirsi per decidere come approcciare il fatto che non c’erano soldi e giocatori per un’altra stagione della prima squadra societaria. E fu lì che uno spartano combattente sbatté il pugno sul tavolo e decise che quella stagione si sarebbe affrontata; affrontata da Cavalli di Razza.
L’Intrepida, che solo pochi giorni prima sembrava traballare, circondata dai nemici e tagliata fuori dalle vie principali, riuscì ad evitare il tracollo grazie alla forza delle sue istituzioni che non deviarono mai da ciò che s'erano prefisse: l'egemonia sul campionato di serie D.
I Bellissimi di Thiene, impressionati dalla forza etica e morale dei Cavalli di Razza, in segno di pace e di rispetto, permisero agli equini d'avere una riserva importante e decisiva per fomentare la propria forza: il gemellaggio contro Casale (che non perde mai).
Nel frattempo a San Bonifacio (Vr) imperversava, contro Casale (che non perde mai) il Volley San Marco, un demagogo radicale che fece sprecare energie e risorse umane e militari in un'avventura inutile dal sapore imperialista per la conquista del campionato che, di fatto, permise agli Equini di Razza di preparare il loro esercito e una flotta per combattere alla penultima giornata di campionato e vincere definitivamente.
Ed è così che arriviamo alla festa di ieri, festa dove N.T.A. U.S. Intrepida vince il campionato, senza se e senza ma. A 48 mila metri ci siamo recati dagli Efori e abbiamo chiesto la loro benedizione, come facevano gli spartani una volta arruolati. E la benedizione ci è stata concessa.
Non solo: Casale, quella che non perde mai (ce lo hanno cantato in faccia del resto…), quella che ci ha battuto 3 a 0 quando eravamo debellati dall’assenza di 3 titolari, quella che dice “non c’è n’è più per nessuno” nei suoi articoli, quella che ha fatto piangere lacrime amare alla capolista, quella che asserisce di aver insegnato la pallavolo a Verona, quella che ci ha ammutoliti … si beh insomma, quel Casale (che non perde mai), quella squadra che ora è la terza del girone B e la peggiore terza della avulsa in serie D, ecco quel Casale (che non perde mai) non scrive nulla da 15 giorni sul suo sito. Casale dove sei? Cucioli? Ci facciamo una zuppa tutti insieme? Dai vala’: SALUTATE LA CAPOLISTA!!!
Il capolavoro dell'arte e della tecnica sportiva della società nerorossa fu una cena nel giugno scorso, alla Pizzeria Carlo Re, tra alcuni importanti esponenti, che andavano a riunirsi per decidere come approcciare il fatto che non c’erano soldi e giocatori per un’altra stagione della prima squadra societaria. E fu lì che uno spartano combattente sbatté il pugno sul tavolo e decise che quella stagione si sarebbe affrontata; affrontata da Cavalli di Razza.
L’Intrepida, che solo pochi giorni prima sembrava traballare, circondata dai nemici e tagliata fuori dalle vie principali, riuscì ad evitare il tracollo grazie alla forza delle sue istituzioni che non deviarono mai da ciò che s'erano prefisse: l'egemonia sul campionato di serie D.
I Bellissimi di Thiene, impressionati dalla forza etica e morale dei Cavalli di Razza, in segno di pace e di rispetto, permisero agli equini d'avere una riserva importante e decisiva per fomentare la propria forza: il gemellaggio contro Casale (che non perde mai).
Nel frattempo a San Bonifacio (Vr) imperversava, contro Casale (che non perde mai) il Volley San Marco, un demagogo radicale che fece sprecare energie e risorse umane e militari in un'avventura inutile dal sapore imperialista per la conquista del campionato che, di fatto, permise agli Equini di Razza di preparare il loro esercito e una flotta per combattere alla penultima giornata di campionato e vincere definitivamente.
Ed è così che arriviamo alla festa di ieri, festa dove N.T.A. U.S. Intrepida vince il campionato, senza se e senza ma. A 48 mila metri ci siamo recati dagli Efori e abbiamo chiesto la loro benedizione, come facevano gli spartani una volta arruolati. E la benedizione ci è stata concessa.
Non solo: Casale, quella che non perde mai (ce lo hanno cantato in faccia del resto…), quella che ci ha battuto 3 a 0 quando eravamo debellati dall’assenza di 3 titolari, quella che dice “non c’è n’è più per nessuno” nei suoi articoli, quella che ha fatto piangere lacrime amare alla capolista, quella che asserisce di aver insegnato la pallavolo a Verona, quella che ci ha ammutoliti … si beh insomma, quel Casale (che non perde mai), quella squadra che ora è la terza del girone B e la peggiore terza della avulsa in serie D, ecco quel Casale (che non perde mai) non scrive nulla da 15 giorni sul suo sito. Casale dove sei? Cucioli? Ci facciamo una zuppa tutti insieme? Dai vala’: SALUTATE LA CAPOLISTA!!!
E forza Thiene (vi abbiamo anche scritto una mail ma la vostra casella non funziona!), che lo sapete, Casale vincerà la prossima, ma voi dovete spegnere la loro voglia di riscatto. Tifiamo sempre e comunque per voi: vietati i passi falsi all’ultima giornata.
Torniamo a noi. In poco meno di un anno dunque il Mito equini é così cresciuto a dismisura, soprattutto dopo la celebre battaglia di Mussolente, che bene o male ha deciso il campionato.
Una scuderia formata da diversi cavallini, ma che di fatto ha visto scendere in campo uno zoccolo duro tutti i sabati: MISTER FRANCIA, POZZO, SCRITCH, SANTO, SPRING, DEBIA, DROGA, CONTE, WEIZEN, MITCH, SKAPPO, TEO, CECE, ALBY, ANDREA, LEO, FAU, CESCO.
Torniamo a noi. In poco meno di un anno dunque il Mito equini é così cresciuto a dismisura, soprattutto dopo la celebre battaglia di Mussolente, che bene o male ha deciso il campionato.
Una scuderia formata da diversi cavallini, ma che di fatto ha visto scendere in campo uno zoccolo duro tutti i sabati: MISTER FRANCIA, POZZO, SCRITCH, SANTO, SPRING, DEBIA, DROGA, CONTE, WEIZEN, MITCH, SKAPPO, TEO, CECE, ALBY, ANDREA, LEO, FAU, CESCO.
La grande forza dei Cavalli di Razza e del loro team non è tanto sui numeri degli effettivi che possono utilizzare, sempre meno rispetto agli avversari data la limitatezza delle risorse umane presenti nel loro territorio, quanto il tenere uniti e far combattere al loro stesso livello e al loro fianco i tifosi, che si schieravano con loro in tutte le campagne intraprese, perciò il sistema dell’ottavo uomo in campo é necessario e vitale per Madonna di Campagna.
E allora grazie tifosi tutti, in primis alle morose sempre presenti, alle mamme e ai papà, agli amici, ai giocatori (maschi e femmine) della nostra bella società, agli avversari che sono tali solo sul campo, ma fuori diventano amici, ai tifosi occasionali che si sono trovati sulla nostra strada e si sono affezionati a noi. Grazie a tutti, ogni singolo urlo, ogni singolo applauso, ogni vostro sorriso era per noi una spinta verso la vittoria. Immensi.
E allora grazie tifosi tutti, in primis alle morose sempre presenti, alle mamme e ai papà, agli amici, ai giocatori (maschi e femmine) della nostra bella società, agli avversari che sono tali solo sul campo, ma fuori diventano amici, ai tifosi occasionali che si sono trovati sulla nostra strada e si sono affezionati a noi. Grazie a tutti, ogni singolo urlo, ogni singolo applauso, ogni vostro sorriso era per noi una spinta verso la vittoria. Immensi.
Un altro punto importante é che l’esercito equino non combatte per conquistare, per fare bottino, per espandere il proprio territorio, e in ogni modo non avrebbe avuto forze sufficienti per poi eventualmente controllarlo: essi combattevano per il loro onore ovunque e per diffondere il proprio nome, con la speranza che qualche persona importante, qualcuno del Comune, della giunta, qualche preside o qualche sponsor si accorga che il nostro palazzetto è modesto, ha un fondo duro come il cemento armato, ha un’illuminazione carente, ha un acustica tremenda, è senza un tabellone segna punti. Insomma, per fare grande una società ci vorrebbe anche l’aiuto di chi vuol far risplendere la città. E questo appello lo lancio a tutti coloro che potenzialmente potrebbero raccoglierlo.
Infine, non per importanza, ma perché era giusto chiudere con loro, un grosso grazie va a tutta la Dirigenza, che ci ha sempre seguito, sostenuto, accontentato, coccolato, consolato, suggerito, abbracciato, consigliato, insegnato e anche, consentitemi, un po’ viziato, in questo biennio. Grazie a tutti e 10, siete incredibili.
Infine, non per importanza, ma perché era giusto chiudere con loro, un grosso grazie va a tutta la Dirigenza, che ci ha sempre seguito, sostenuto, accontentato, coccolato, consolato, suggerito, abbracciato, consigliato, insegnato e anche, consentitemi, un po’ viziato, in questo biennio. Grazie a tutti e 10, siete incredibili.
Chiudiamo qui la giusta carrellata di fine anno, con una stagione incredibile, andando a stringere forte la mano agli sponsor, a chi ci aiuterà anche a costruire la C, a chi ci ha aiutato ha vincere la D, a tutti. Gli sponsor sono la benzina per fare funzionare un motore incredibile come il nostro. Avevamo il miglior motore, è vero, ma senza benzina non avremmo vinto nulla. Grazie a tutti, dal primo all’ultimo.
E qui vi saluto e mi permetto di aggiungere una cosa: grazie a me. Per quel che vale, ci ho messo del mio. E sono contento di tutti complimenti che ho ricevuto negli ultimi 15 giorni. Hard work pays off.
Bravi Cavalli di Razza, ora potete riposarvi. Siete ufficialmente i più forti.
Bravi Cavalli di Razza, ora potete riposarvi. Siete ufficialmente i più forti.
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