Abbiamo ripreso da dove avevamo concluso la scorsa stagione: una vittoria importante e il triplice grido, inneggiante la vittoria, che lo scorso anno il Cris (n.d.r. Caliari Cristiano) aveva introdotto e così tante volte abbiamo urlato al cielo, quasi fossimo i celebri 300 dell'omonimo film...
E, personalmente, ho provato ancora una volta una fortissima emozione, difficile da spiegare, bellissima da vivere, un'emozione che ti contorce lo stomaco e ti fa esplodere il cuore.
Bello. Semplicemente, sorprendentemente, fantasticamente bello.
Non potevamo sperare di partire con piglio migliore. E parlo di tanti fattori.
Fattore 1: i giocatori. Parliamoci chiaro, senza tanti giri di parole. Delle B2 che sono state costruite a Verona, il Fresko è data come la più scarsa. E vi dirò che non mi dispiace più di tanto. Perché ora siamo l'outsider che va in giro cercando di raccattare punti a destra e a manca, per giungere quanto prima all'obiettivo salvezza. Ma io ho visto i miei Cavalli di Razza scendere in campo, senza pensare a queste stupidaggini, ma mettendo in campo testa e cuore e giocando una splendida partita.
Tre punti in saccoccia e zero set persi. Spettacolo.
I miei ragazzi sono speciali, si allenano sodo, non si lamentano mai, convivono sul parquet come degli stalloni arabi, che sanno che dovranno cavalcare in gruppo per chilometri, all'unisono.
Tutti sono grandi, ma come sempre citerò alcuni dei miei ragazzi, perché in ogni gara trovo giusto farlo.
In primis, il mio pensiero va ad Andrea Hueller, corso a Borgo Valsugana per motivi personali, ma presente con i suoi compagni alla partita, nonostante tutto. E nonostante tutto ha fatto la differenza, come più volte ci ha abituati lo scorso anno. Grazie Andrea, sei davvero grande esempio per i più giovani, con quella montagna di muscoli che nascondono un cuore immenso che sorride sempre.
In secondo luogo, penso al mio capitano, Gabriele Zanella, che ha trascinato con carattere la sua squadra. Gabriele, la prima volta che lo vedi, se non lo conosci, sembra che stia sulle sue; tutto curato ed elegante in ogni suo dettaglio ed espressione, quasi intimorisce. Cavolo, profuma ancora dopo due ore di allenamento, vi pare normale??? Ma quando lo conosci, capisci che ha un cuore grande e che il ruolo di capitano gli calza a pennello. Ieri ha fatto una grande gara. Ma non gli dirò grazie per la sua prestazione (purtroppo per lui, da Zanella mi aspetto prestazioni tali ogni sabato). Gli dirò grazie perché appena finita la partita, quando la squadra era al centro del campo, la prima cosa che ha fatto è stato guardarmi e con un sorriso chiedermi di entrare in campo con la squadra. Grazie Gabbo, sei un signore, come quando mi hai ceduto la fascia di capitano al Memorial di mia madre. Sono gesti che un uomo medio come me non dimentica tanto facilmente.
Anche tutti gli altri meriterebbero due righe (avrei qualcosa soprattutto su Veronese, però...) ma il campionato è lungo e sapete che io adoro scrivere su di voi. Abbiate pazienza e vi celebrerò tutti come meritate.
Fattore 2: lo staff, altrimenti detto StafFfresko. Che lavoro ragazzi. Non so se nelle altre realtà sia normale, ma a me piace da morire vedere 2 allenatori, uno scoutman a ogni partita e a tutti gli allenamenti; un fotografo a ogni evento. Un dirigente su tutte le palestre ogni settimana. Una segnapunti, un addetto all'arbitro, un vicepresidente in panchina, un general manager alla diretta radio, una presidente sugli spalti, un medico di campo, un addetto al tabellone, una dirigente che si dedica alla musica a fine set... Ma quanto staff lavora in questo Fresko? Davvero bello.
Fattore 3: i tifosi. Quanta gente che ci vuole bene sugli spalti, quante persone preziose che fanno il tifo per noi, quanti sms di complimenti la domenica mattina. Che bello sentirsi ben voluti, è una sensazione importantissima.
Insomma, magari sabato prossimo non sarò così pieno di gioia, ma oggi lo sono e me la godo tutta.
Come dicevamo una volta? Ah si...
Una alla volta, Cavalli Ritrovati, una alla volta.
E avanti così!!!
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