La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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lunedì 27 gennaio 2014

Un Pozzo di emozioni: XIII giornata di Campionato - B2 maschile - 25/01/2014


Ongina caput mundi. Un pubblico caldo, tifoseria attiva, un palazzetto particolare, cupo ma caldo, giocatori di serie A che guardano il match (leggasi De Cecco e Tencati) e una squadra che sbaglia molto, ma concretizza di più.
Queste le impressioni che mi sono portato a casa sabato sera, dopo un match dove il probabile risultato pieno a favore degli avversari sembrava già inciso nelle corde dei nostri Cavallini di Razza, ancora prima di indossare la muta da gara.
Un momento di orgoglio personale, oltre a ciò, ha caratterizzato l’ultima di ritorno, per quanto mi riguarda: quando il Direttore Sportivo di Ongina, il noto Donato De Pascali, mi è venuto a cercare in pizzeria e mi ha fatto i complimenti per come gestiamo la società e per quanto siamo attivi sui nostri siti internet. Un riconoscimento del genere, giunto da un DS, ex giocatore, con grande conoscenza dell’ambiente e che ha messo insieme una squadra che fa anche da serbatoio per la serie A piacentina, non può che riempire il cuore e per questo condivido con voi un passaggio tanto personale.
Per il resto, ci sono alcune considerazioni che possiamo fare e altre che possiamo tranquillamente tralasciare. La prima riguarda il girone di andata, chiuso a 20 punti, che spalma un buon strato di soddisfazione su questa fetta (biscottata) di campionato. Una neopromossa che al giro di boa ha registrato un punteggio tale, lascia riflettere gli addetti ai lavori, soprattutto coloro che si riempiono la bocca con nomi di presunti campioni del volley, o coloro che riempiono il portafogli degli atleti (che poi, a ragion del vero, 8 casi su 10 sono solo fumo e niente arrosto). Per questo non posso che fare i complimenti al mio splendido staff e al gruppo di giocatori che sta guidando, che risultano un’alchimia valida e solida.
Ciò detto, però, non possiamo che volgere lo sguardo alla classifica e comprendere che è estremamente corta e che mancano ancora 13 gare: bastano due vittorie per passare dal purgatorio all’inferno (nota dolens), ma ne bastano altrettante per decollare dal purgatorio al paradiso. Si tratta di giocare una partita alla volta, di guardare al sabato successivo senza pensare al 10 maggio. Si tratta di preparare con piglio ogni gara e portare a casa più punti possibili.
Le gare da sfruttare saranno sicuramente quelle al PalaFerroli, per tutti terreno ostico, dove già abbiamo compiuto belle imprese, ma non sottovalutiamo trasferte durissime, come Zanè o Mantova (la prossima).
Nel frattempo ci sono 15 giorni di pausa e soli allenamenti, dove Coach Ambrosi e il suo staff dovranno lavorare molto su vari aspetti, non per ultimo quello psicologico, delicatissimo aspetto, forse il più difficile da affrontare nel mondo dello sport. Ma imprimiamoci nella mente per bene questa frase: A VINCERE SENZA RISCHIO, SI TRIONFA SENZA GLORIA!
Una alla volta Cavalli Orgogliosi, una alla volta.
E complimenti per quanto fatto fino ad oggi.

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