La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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domenica 11 dicembre 2011

Campionato Serie C Maschile - 9° Giornata (10/12/2011)

N.C.C. Fresko Intrepida vs. Juvenilia Buon Pastore PD 3-0 (25-21, 25-21, 25-9)




N.C.C. Fresko Intrepida: n. 1 Pozzani (pt. 6), n. 2 Alloro (lib. - pt. 0), n. 3 Oliveri F. (n.e.), n. 4 Modena (pt. 0), n. 5 My (pt. 12), n. 6 Bonazzi (pt. 0), n. 7 Martinelli (2° lib  - n.e.), n. 8 Marchi (pt. 9), n. 9 Fasoli (pt. 16), n. 10 Alberti (pt. 0), n. 11 Castagnini (pt. 5), n. 12 Cestaro (pt. 3), n. 13 Olivieri L. (K) (n.e.) - All. Ambrosi Claudio – Secondo Allenatore: Garbin Chiara - Scoutman: Erbesato Luca

Assenti: nessuno


M.V.P. = Cestaro Franco

Madonna di Campagna - PalaCecello (VR)

Vorrei scrivervi come l'ho vissuta. Ma è davvero difficile, perché i sentimenti non li puoi imprigionare sulla carta stampata. Giocare al PalaAnti, da anni chiamato PalaCecello dai Cavalli di Razza, è cosa davvero preziosa. La palestra, di per sé, non ha nulla di particolare, anzi: il pavimento è molto duro, deleterio per il fisico, i colori sono pesanti e l'acustica, se non ci sei abituato, ti stordisce.
Ma è il palazzetto dove alcuni di noi hanno vinto un campionato di serie D e nel quale hanno fatto una stagione magica lo scorso anno, sfiorando il colpaccio al primo anno di serie C. E' il palazzetto delle grandi sfide, delle partite calde, delle imprese impossibili. E' stato per molti CDR sito magico di lotte indimenticabili.
Ieri sera sono entrato e già mi batteva il cuore forte, in modo irregolare, a farmi capire che lì scorre il sangue delle nostre battaglie, che in quel posto abbiamo sotterrato i cadaveri delle guerre vinte, che lì giacciono gli spiriti dei nostri combattimenti.
A un certo punto ho guardato il Cece e gli ho detto: "Ehi, qui siamo a casa. Stasera li ammazziamo"; e così è stato. Lui lo sapeva, l'ho visto nei suoi occhi accesi e io lo sentivo più che mai. Come mi ha detto un tifoso a fine gara, ieri sera avremmo vinto anche contro l'Itas Trento.
Certo dire che abbiamo vinto perché eravamo al PalaCecello è cosa stupida e riduttiva: abbiamo vinto perchè siamo tornati a giocare come sappiamo. Ci riusciva tutto, la rice, il palleggio, le difese, il servizio, gli attacchi. Tutto andava giù.
Al cospetto di quel pubblico che amiamo più di ogni altra cosa, di quelle centinaia di persone che sanno girdare "hop hop hop" da anni, di quei ragazzini che un giorno scenderanno in campo al nostro posto per portare avanti una mission che abbiamo ben impostato in questi ultimi 5 anni di volley, al cospetto di tutta questa gente, abbiamo fatto bene e, soprattutto, abbiamo fatto divertire.
Sentire il pubblico a fine gara che ti dice: "Bravi ragazzi, ci avete fatto divertire!" è il complimento più forte che un giocatore possa sentirsi dire.
E allora scende il campo lo starting six, con Fasoli e Marchi alla mano, Pozzani e Castagnini al centro, My in contromano, Alloro libero e Cestaro al palleggio.
E lasciatemi dire che sono proprio questi ultimi due che hanno fatto la differenza.
Il nostro libero, Scrich, è ovunque, riceve bene, appoggia meglio e vola su ogni palla, difendendo anche i fantasmi delle sconfitte dei giorni passati.
Cestaro è quello che ci ha fatto vincere i campionati, è il palleggio forte, che ti aggiusta la palla in qualsiasi modo, a qualsiasi altezza, è quel giocatore che ti mescola atleticità a tecnica, estro e follia. Bravo Cece, bentornato, quando giochi così non ce n'è per nessuno.
Il resto della squadra gioca bene , un po' in conseguenza a quanto detto prima, un po' perché sente la fame di vittoria e di fare bene. 
Fasoli e My sono due cacciatorpedinieri in piena attività, ogni palla che attaccano fa un disastro, che colpisca il muro, la difesa o il pavimento. E' sempre punto.
Marchi tiene bene il campo, attacca potente e serve molto bene.
Castagnini a muro le tocca tutte e ne spegne parecchie. Insieme a Pozzani attacca bene al centro, mentre l'ex capitano riesce anche a portare a casa qualche ace col servizio flot, così come Roberto piazza due servizi vincenti negli angolini più remoti del campo.
Sempre sicuro e prestante Alberti quando entra in servizio e palleggia da freddo. Questo ragazzo è giovane, ma se continua a lavorare sodo su fisico e mente, in pochi anni diverrà un grande palleggiatore, come tutti ci auguriamo.
Ottimo l'ingresso, seppur per pochi punti, di Bonazzi Francesco, altra giovane promessa. Entra sicuro, come da un po' di tempo non gli vedevamo fare, tocca una palla a muro, una in attacco e riceve con un doppio più quando gli battono sopra. Se continua a lavorare così, il posto da titolare è più vicino di quanto possa pensare.
Anche Modena entra sempre sicuro in campo e da una grossa mano alla squadra, suda tanto e non si lamenta mai.
A chi lamenta pochi cambi o, come mi è stato detto, che i giovani hanno giocato poco (tolto che Marchi e Alloro sono ancora considerati giovani e che My non è poi così vecchio), diciamo che i tre punti servivano tanto alla società, ai giocatori e al pubblico. Che rischiare di alterare quel perfetto equilibio che si era creato in campo, soprattutto per un gruppo come il nostro che subisce sbalzi di umore improvvisi durante le partite, non era un rischio da prendere ieri sera. Per cui un bravo anche a Coach Ambrosi, per come ha gestito la gara.
E consentitemi un plauso a Martinelli, che si è preso la maglia di secondo libero, che ha sostenuto la squadra e che ha messo sempre il buonumore con i suoi interventi, prima e dopo la gara. Uomo spogliatoio oltre che ottimo giocatore.
Era da tempo che non giocavamo così, il trend di crescita è positivo e, se ben guardate la classifica, la zona retrocessione è ancora tanto vicina (2 punti, una sconfitta), ma la zona play off è a sole 2 vittorie da noi (6 punti). Classifica corta significa lotta fino ad aprile.
Una alla volta, Cavalli Gloriosi, una alla volta.
E avanti così.

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