La citazione di questi tempi:

"Nel volley, come nella vita, le vere soddisfazioni derivano dal vivere nel presente ogni momento, nel bene e nel male. Una squadra, da buona, diventa grande quando ogni giocatore impara a fidarsi dei compagni, al punto che la parola IO viene sostituita dalla parola NOI"

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domenica 19 dicembre 2010

Campionato Serie C Maschile - 10° Giornata (18/12/2010)


Service Med U.S. Intrepida vs. Sisley Treviso 3-0 (25-23, 25-16, 25-23)

Service Med U.S. Intrepida: n. 1 Pozzani (K), n.2 Alloro (lib.), n.3 Oliveri F., n. 4 Modena, n. 5 My, n. 7 Tornieri (n.e.), n.9 Fasoli, n.10 Ambrosi (n.e.), n.11 Castagna, n. 12 Cestaro, n.13 Olivieri L. (n.e.), n.14 Canossa (lib.) - All. Francia. - Assenti: Costantini, John Woll






Madonna di Campagna (VR)

La Service Med mette in crisi la Sisley Treviso, che si scioglie senza vincere nemmeno un set. Conquista con merito tre punti, sigla la sua terza vittoria consecutiva (settima della stagione) e scavalca i cugini in classifica.
Nella Sisley, giovani promesse davvero impavide e un mister da tanto di cappello, anzi di Cappelletto... Ma questa sera nessuno è preciso e Treviso chiude con basse percentuali in attacco e tanti errori al servizio. Il gioco di Treviso non è mai fluido, continuo e gli errori sono tanti. La partita non ha gran ritmo per i continui errori in battuta (da entrambe le parti).
I Cavalli di Razza però attaccano meglio in tutti i set, con le bande e l'opposto che vengono ben sfruttati dall'alzatore. Cestaro è in progresso al palleggio e crea belle intese (anche se deve curare il servizio, per farlo tornare micidiale come tempo fa), innescando alla grande sia Fasoli che Castagna come schiacciatori, e i Cavalli Laterali rispondono con una gara sontuosa. Modena vince il confronto con l'opposto trevigiano, dando sempre grande sicurezza ai suoi sulle palle bollenti. Al centro, Pozzani e Olivieri non vengono sfruttati in attacco, per cui si rifanno a muro e al servizio. Bene Canossa in ricezione.
Intervistato, uno degli ultrà presenti dichiara: «Il secondo set è stata la chiave di volta della partita e questa è la tranquillità di gioco che i tifosi vogliono vedere in campo. Se ognuno lavora per i compagni il risultato arriva. Per quanto riguarda il gioco, non siamo riusciti a giocare qualche primo tempo in più che forse avrebbe reso la vita un po' più difficile alla difesa avversaria. Giocare, poi, spesso con il muro a uno e mezzo non è facile per nessuno».
Una alla volta Cavalli combattenti, una alla volta.
E avanti così.



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